Ieri 20 novembre, per la terza volta in due mesi e mezzo di scuola, e a solo sette giorni dall’ultima, è di nuovo andata in blocco la centralina elettrica che garantisce luce e riscaldamento ai due istituti superiori di Parabiago, il Liceo Cavalleri e l’ITET Maggiolini. I ragazzi sono stati mandati a casa vista l’oggettiva impossibilità di svolgere le lezioni.
La risposta della città metropolitana (che gestisce gli edifici) alle proteste dei due dirigenti e degli studenti è stata a dir poco deludente. Lamentando la carenza di fondi, ha affermato che sostanzialmente non può garantire interventi risolutivi.
L’edificio che ospita i due istituti ha peraltro molti altri problemi strutturali: palestre inagibili o in condizioni critiche, pioggia che allaga le aule, un ultimo piano del Maggiolini lasciato a se stesso e ormai inagibile, un auditorium del Cavalleri mai terminato, il cui completamento avrebbe costi esorbitanti (sopra il milione di euro), un’ala nuova del Cavalleri troppo calda in estate e in cui, per un periodo, non ha funzionato il sistema di ricambio dell’aria.
Questa situazione è divenuta ormai insostenibile e a farne le spese è il diritto allo studio degli studenti.
È necessario avviare interventi strutturali, che devono essere finanziati, soprattutto a fronte dei soldi investiti in tecnologia di alto livello con il PNRR, che a ben poco servono se manca la corrente.
I docenti del Cavalleri hanno scritto a Città Metropolita e agli uffici scolastici e non intendo fermarsi qui.
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