Riportiamo la lettera aperta che i lavoratori e le lavoratrici di Porta di Roma ci hanno chiesto di inviare al Direttore del centro commerciale per richiedere un incontro in cui ridiscutere l'orario applicato ai punti vendita.
Da sabato 22 luglio è infatti in corso uno sciopero dalle ore 21 alla fine del turno, cui sempre più dipendenti stanno aderendo determinando la chiusura di parecchi negozi.
Come organizzazione sindacale riteniamo doveroso sostenere le loro giuste rivendicazioni e continueremo a farlo.
USB Commercio
LETTERA APERTA DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI
AL DIRETTORE DEL CENTRO COMMERCIALE PORTA DI ROMA
Caro Direttore Crescenzo Pezone,
chi le scrive sono lavoratori e lavoratrici delle varie aziende presenti nel centro commerciale Porta di Roma. Molti di noi lavorano qui addirittura dall’apertura del centro commerciale nel 2007.
Pertanto abbiamo contribuito e continuiamo a contribuire al successo commerciale di Porta di Roma, un successo frutto della nostra gentilezza, competenza e affidabilità. Infatti siamo noi il volto del centro commerciale, ed è la nostra professionalità quello che i clienti trovano quando vengono a fare acquisti.
Tutti noi eravamo qui durante l’emergenza sanitaria da Covid 19, e abbiamo visto dall’interno dei nostri negozi un cambio di passo. Abbiamo visto la timida voglia di uscire dalla Pandemia dei clienti e li abbiamo rassicurati da dietro le mascherine. Allo stesso tempo abbiamo accompagnato il cambio di registro delle vendite, non più soltanto di tipo fisico, ma anche online.
Abbiamo vissuto sulla nostra pelle gli effetti della crisi economica post pandemica cui tanti, noi per primi, si trovano ancora a dover far fronte. Ma in quel periodo, con gli orari ristretti e le chiusure dei week end, abbiamo toccato con mano come i nostri clienti continuavano a sceglierci. E la loro preferenza ci riempie di orgoglio e di riconoscenza. Ora il mondo in cui ci muoviamo è diverso da quello pre-pandemia, in quanto sono radicalmente cambiate le abitudini di acquisto.
La fidelizzazione dei clienti non è qualcosa che si impone, o che si facilita costringendo noi a un tour de force di aperture insensate. I clienti ci scelgono perché noi lavoratori abbiamo una cura e un’attenzione scrupolosa nei loro confronti.
Ora è evidente che la coincidenza della sua recente nomina a Direttore di Porta di Roma e la sua decisione di ripristinare l’orario di apertura al pubblico alle 22 ci abbia trovati contrari fin da subito. Contrari non a lei, ma alla decisione.
Tramite i rappresentanti sindacali abbiamo tentato di esporle le nostre ragioni, che non soltanto riguardano l’incompatibilità degli orari di lavoro con la vita, ma anche la mancanza di vantaggio economico nella fascia dalle 21 alle 22. Ed è anche per questo che la sua decisione ci ha profondamente amareggiati poiché disconosce tutti i nostri sacrifici, tutto il nostro impegno e ci costringe a turnazioni ancora più gravose.
Alle organizzazioni sindacali Lei aveva detto che tale decisione avrebbe potuto essere temporanea e sperimentale. Noi le abbiamo creduto fino a quando non abbiamo ricevuto riscontro del contrario.
Per questa ragione dal 22 luglio abbiamo aderito allo sciopero proclamato da USB dalle ore 21 e fino alla fine del turno; e andremo avanti, crescendo in adesioni e partecipazioni. Salvo non sia possibile addivenire ad un accordo migliorativo degli orari.
Le chiediamo quindi un incontro entro il 31 luglio, perché siamo convinti che sia necessario fare ogni sforzo possibile di ricomporre la situazione e superare questo stato di agitazione, e siamo fiduciosi che possa essere anche un suo obiettivo quello di trovare un accordo.
Le inviamo questa nostra richiesta di incontro per il tramite dell’Unione Sindacale di Base, con l’auspicio che una nostra delegazione di lavoratori insieme ai rappresentanti USB possa essere convocata il prima possibile.
Restiamo in attesa di cortese riscontro.
Lavoratori e lavoratrici di Porta di Roma