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Editoriale

Presidio contro il MES al Pantheon: no alle politiche di massacro sociale e austerità

Roma,

Nel pomeriggio di mercoledì 11 dicembre, in piazza del Pantheon a Roma,  si è svolto un determinato presidio contro quello che, da molti, viene chiamato impropriamente "fondo salva stati". A organizzare il sit in USB insieme a Piattaforma Sociale Eurostop, Potere al Popolo, Partito Comunista Italiano. 
Il MES, presentato troppo spesso come un semplice fondo tramite il quale concedere prestiti ai vari Stati membri dell'Unione, in realtà si configura come un vero e proprio meccanismo di strangolamento europeo: a fronte di ogni eventuale intervento seguirà un inasprimento delle politiche di massacro sociale e austerità che i popoli di tutto il Sud Europa hanno imparato a conoscere negli anni passati, imposte e teleguidate da Bruxelles. 
Le parole d'ordine rilanciate dalla piazza sono state semplici e chiare: non ci piegheremo ad una nuova ondata di misure lacrime e sangue, come vorrebbe invece l'UE per risolvere la crisi che stanno attraversando le banche tedesche e le zone centrali di accumulazione capitalista nel continente. 
Come Unione Sindacale di Base ci batteremo contro questo ennesimo attacco alle classi popolari, che troppo hanno già pagato a Bruxelles e alle burocrazie europeiste; consci che la lotta contro il MES non può essere lasciata alle destre, che nulla hanno fatto per contrastare l'austerità ma hanno tacitamente avvallato ogni imposizione contro i popoli del sud Europa.

 

Unione Sindacale di Base