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Rassegna Stampa Sanità

Rassegna Stampa Il Quotidiano

Lamezia Terme,

6 aprile 2007

Procedure dirette e senza selezioni all'As 6
I provvedimenti di esternalizzazione
messi sott'accusa


La strategia operativa denunciata dall'organizzazione sindacale RdB-Cub trova una ulteriore conferma nei provvedimenti con i quali la Direzione aziendale assegna gli incarichi al personale, considerati «irrituali» da chi si sente penalizzato per il fatto che si violerebbero le norme contrattuali, quelle generali sulla contabilità dello stato e quelle relative alle competenze degli organi aziendali.

Alla esternalizzazione dei servizi con procedure dirette, come anticipato dal Quotidiano, si accompagnerebbe una gestione delle risorse umane che rischia di annichilire gli operatori sanitari, tra i quali si registra un certo malumore.

La direttrice generale attribuirebbe, infatti, secondo una serie di provvedimenti (protocollo nn. 96 - 97 - 98 - 99 - 100 - 101 - 105 - 106 - 107 - 108 - 114 - 116 - 150 - 154 - 174 - 425 - 499) attuati dall' 11 gennaio fino al 1 marzo scorso, nuovi incarichi con semplice lettera indirizzata al personale interessato e controfirmata a volte dal direttore sanitario e mai, sembra, da quello amministrativo, senza peraltro indicare la copertura finanziaria.

Oltre all'osservanza di norme e procedure severe per gli incarichi al personale, è da sempre obbligatoria la preliminare concertazione od informazione alle organizzazioni sindacali, accompagnato da un regolare atto deliberativo con le ragioni dell'incarico, le procedure seguite e la relativa copertura finanziaria, assolutamente necessaria, quest'ultima, in quanto gli atti sarebbero nulli di diritto se la relativa spesa non è indicata.

A quanto pare, inoltre, la maggior parte dei provvedimenti, con i quali si conferiscono gli incarichi, sono assunti in esecuzione dell'atto aziendale, che però ancora non risulterebbe efficace, non avendo riportato la definitiva approvazione da parte della Giunta Regionale. Tali provvedimenti, comunque, adottati senza una selezione di criteri, di valutazioni comparative di titoli, esperienze e professionalità, penalizzano le professionalità interne e generano il malumore tra gli operatori, ma c'è da augurarsi che nel superiore interesse della corretta gestione dei servizi ed a tutela della salute, come auspica la federazione RdB-Cub, gli organi della regione intervengano presso la direzione aziendale imponendo la regolarizzazione degli ordini di servizio ed il rispetto delle professionalità interne.

r.s.