I soci-lavoratori e le socie-lavoratrici della COOSS Marche si sono trovati in questi giorni davanti ad un’imminente dichiarazione di “crisi” della cooperativa causata dall’emergenza Covid ancora in atto, crisi emersa soltanto all’ultimo minuto e che non è stata giustificata con la presentazione di dati chiari di cui poter prendere visione.
Il CdA ha invece presentato, in vista della votazione in assemblea dei soci il prossimo 30 giugno, alcune proposte di tagli che i lavoratori dovrebbero subire in prima persona, senza considerare che la metà dei dipendenti COOSS hanno già attraversato mesi difficili dal punto di vista salariale e così sarà ancora (auspicabilmente solo) fino a settembre.
Le misure a cui è stato consigliato di votare in modo favorevole sono:
taglio di 2 giorni di ferie e 4 giorni di permesso dal mese di giugno 2020 al mese di dicembre 2021;
riduzione dello stipendio del 3,7%, dopo aver ricevuto in ritardo una parte degli adeguamenti previsti per il nuovo CCNL, i quali verrebbero praticamente annullati a partire da settembre 2020 fino a dicembre 2021;
taglio della tredicesima per l’anno 2020, o in alternativa possibilità di riceverla sotto forma di prestito da restituire in 60 rate a partire da gennaio 2022.
Questi tagli dovrebbero almeno in parte sopperire, sempre secondo il CdA, alla riduzione di fatturato che la cooperativa ha accumulato nel trimestre marzo-giugno per la mancata erogazione di servizi presso i comuni appaltanti, e per l’acquisto dei DPI per poter permettere ai lavoratori (seppur quasi sempre in modo inadeguato e insufficiente) di continuare a lavorare in sicurezza.
La situazione così come presentata, per il Sindacato USB e per i Lavoratori è INACCETTABILE.
I cosiddetti Soci-Lavoratori infatti si sono trovati già a dover richiedere un FIS molto misero per poter sopperire alle ore perse con i servizi scolastici o territoriali sospesi a partire dal mese di marzo, e che inoltre si ritrovano ora davanti all’agghiacciante prospettiva di non ricevere nemmeno l’integrazione salariale considerata la sospensione di molti servizi da qui fino a settembre.
Non ci sembra possibile perciò accettare una proposta che, seppur presentata come “sacrifici quasi impercettibili ma inevitabili per scongiurare il rischio che la cooperativa fallisca”, mette mano ai diritti fondamentali di lavoratori già in partenza sottopagati e sottotutelati, che nel frattempo rischiano anche di rimanere senza stipendio per l’intera estate.
Per questo USB insieme ai soci-lavoratori e alle socie-lavoratrici si presenterà giovedì 25 giugno alle ore 14,30 in via Saffi 4 in Ancona per presidiare gli uffici centrali della cooperativa e richiedere quanto meno l’opportunità di aprire un tavolo di discussione prima dell’assemblea del 30 e provare a trovare proposte più accettabili e meno pesanti per tutti.
La situazione così non è più sostenibile, e non è più possibile stare in silenzio.
UNIONE SINDACALE DI BASE E I LAVORATORI DI COOSS MARCHE