Apprendiamo dalla stampa che per venerdi 21 novembre sarebbe stato proclamato uno sciopero dei lavoratori di Salerno Mobilità perché c’è stata una rottura tra sindacati e la società. Ma quali lavoratori hanno deciso lo sciopero ? Dov’è la piattaforma della trattativa ? Cosa è stato chiesto a quel tavolo ? Quali sono le motivazioni che spingono verso il più alto atto di lotta che i lavoratori possono mettere in campo contro il loro datore di lavoro ? Quello che noi sappiamo è che la trattativa non è ancora iniziata e che dopo 3 anni di completa assenza di relazioni sindacali ufficiali in poche ore si passa da una convocazione allo sciopero.
I fatti (e i documenti allegati) dicono che al tavolo delle trattative, per il giorno 13 novembre, l’azienda ha convocato anche la RdB CUB, però poi con un fax ha spostato la convocazione al giorno 19, adducendo sopravvenuti motivi organizzativi e aziendali. Però, sabato 14 leggiamo sul quotidiano La Città che la riunione si è svolta regolarmente anche se con esito catastrofico. Il fatto ancora più grave è un altro: mercoledì 11 novembre c’è stata un’assemblea dei lavoratori che però è stata vietata ad alcuni lavoratori non iscritti alle sigle organizzatrici, in palese violazione di ogni criterio minimo di democrazia sindacale e di rispetto alla dignità e ai diritti dei lavoratori. Cosa sta succedendo allora in Salerno Mobilità ? I sindacati tolgono la parola e la partecipazione ai lavoratori, la dirigenza rompe con i sindacati o i sindacati rompono con la dirigenza ?
E’ ora di smetterla. I lavoratori pretendono chiarezza e lo chiedono a chi ha la responsabilità politica e manageriale della Salerno Mobilità Spa: il Sindaco De Luca e il Presidente Napoli, sono vittime o responsabili di tutta questa “ammuina”? I lavoratori e i cittadini vogliono e devono sapere.
RdB Impiego Pubblico e Privato
Federazione Provinciale di Salerno