Sul fatto che il DL sulle liste d’attesa fosse solo uno spot elettorale privo di qualsiasi sostanza, a cominciare dall’assenza di risorse aggiuntive, abbiamo già ampiamente scritto; ma mai ci saremmo aspettati di trovare dei “sostenitori” nel mondo della finanza, a riprova che la realtà dei fatti, espressa attraverso i dati, è difficilmente controvertibile.
Il Rapporto di Mediobanca, pubblicato mercoledì 5, smonta chiaramente mesi di bufale sull’interesse e l’impegno del governo a tutela della sanità pubblica in favore delle fasce più deboli della popolazione e delle famiglie.
Non solo, ribadisce Mediobanca, il governo Meloni non ha aumentato la spesa sanitaria pubblica nel 2023, ma l’ha ulteriormente diminuita portandola al 6,3% del PIL contro il 6,8% del 2022 e rendendo, definitivamente, l’Italia fanalino di coda in Europa dietro a Spagna, Regno Unito, Francia e Germania, quest’ultima al 10,9%.
Ma il punto più interessante del Rapporto è la stima che fa Mediobanca del costo attuale delle liste d’attesa che, inducendo i cittadini a rivolgersi sempre più al privato, porterà “nel prossimo futuro ad un aumento sostanziale del giro d’affari già stimato in 70 miliardi, pari al 40% dei numeri complessivi del comparto. Le prime evidenze del 2023 indicano una crescita del giro d’affari del 5,5%”.
Quindi da una parte aumenteranno sempre più quei milioni di cittadini che non potranno accedere alle cure per problemi economici e dall’altro si spinge il più possibile sulle assicurazioni private e sul welfare aziendale, sottraendo così ulteriori risorse dai già magri salari e a rinnovi contrattuali che non coprono nemmeno un terzo dell’inflazione reale.
Quel poco per pochi di sanità pubblica che rimarrà sarà così doppiamente finanziata dai cittadini sia attraverso le tasse che con la sottoscrizione di polizze assicurative e/o welfare aziendale.
Quanto messo nero su bianco da Mediobanca più che un Rapporto è una pietra tombale su tutte le falsità propinate dal governo Meloni e dal prode Schillaci sulla tutela della salute dei cittadini in questo Paese.
L’unica formula per rilanciare la sanità pubblica passa per massicci finanziamenti al Fondo Sanitario, assunzioni e stabilizzazioni del personale, rinnovi contrattuali dignitosi, tutela della salute e sicurezza degli Operatori Sanitari e dei cittadini.
Tutto il resto è fuffa! Noi lo diciamo da anni ma se anche Mediobanca, i cui interessi sono in palese contraddizione con quelli della difesa del welfare pubblico che invece ci contraddistinguono, è arrivata a scriverlo senza limite del pudore, è davvero arrivato il momento di dire basta!
Usb PI Sanità