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Editoriale

Sanità Privata, USB: Cgil Cisl Uil firmano l’ennesimo contratto al ribasso, subito l’apertura di un tavolo di trattativa

Nazionale,

Dopo 13 anni Cgil Cisl Uil si accingono “finalmente” a firmare il rinnovo del ccnl della Sanità Privata. L’ennesimo contratto al ribasso. L’ennesimo contratto che certifica una discriminazione tra lavoratori della Sanità Pubblica e Privata, catalogando professionalità e competenze di questi ultimi come di serie B. Discriminazioni salariali ma anche di diritti, con l’unico obiettivo di garantire ancora più profitti gli imprenditori della Sanità Privata (in Italia il 15% dei profitti va in dividendi, contro il 3% della Germania) oltre a privilegiare rapporti sindacali ed enti bilaterali.
L’emergenza sanitaria ha acceso i riflettori sulle grandi strutture della Sanità Privata di questo paese, con migliaia di morti nelle RSA e non solo, spesso causate dalla CATTIVA gestione dell’emergenza da parte delle direzioni e dall’assoluta mancanza di un vero controllo da parte delle regioni, le stesse che pagano cifre da capogiro per i posti letto in quelle strutture. 
Le condizioni di lavoro erano già al limite minimo di funzionamento prima della fase emergenziale e tali rimarranno. Questa condizione ha portato, nelle fasi iniziali del contagio Covid-19, a  turni di lavoro che superavano anche le 12 ore, la gran parte delle quali svolte con inadeguati e insufficienti dispositivi di protezione individuale, a volte anche senza, con il risultato, ormai noto a tutti, di centinaia di focolai sviluppati proprio nelle grandi strutture socio-sanitarie e assistenziali.
Se già prima dell’emergenza la piattaforma di rinnovo di Cgil Cisl Uil ci sembrava indegna, oggi siamo convinti che sia completamente superata e vada rispedita urgentemente ai mittenti. Lo dimostra anche il fatto che nessuno degli organismi istituzionali deputati,  che hanno gestito l’emergenza sanitaria con DCPM, DL e ordinanze regionali - dal Governo alle Regioni - hanno mai stanziato finanziamenti per riconoscere i “Bonus Emergenza Covid” anche ai  lavoratori e lavoratrici degli enti privati.
Siamo convinti che sia arrivato il momento di rivendicare dignità, salario e diritti, con un contratto che li garantisca veramente, cominciando a tracciare un percorso che accomuni tutti i lavoratori della Sanità, pubblica e privata, e che abbia come orizzonte la salute e non il profitto. Un percorso che, proprio in virtù di questi obiettivi, dovrebbe porsi come fine ultimo il superamento della sanità privata riconducendo tutto il sistema sanitario sotto l’alveo pubblico.
Ed è per questo che come USB abbiamo richiesto in forma ufficiale l’apertura di un tavolo di trattativa dove presenteremo la nostra proposta contrattuale.
SE LORO VOGLIONO QUESTO CONTRATTO, NOI NO!

 

Unione Sindacale di Base Sanità Privata