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News dal territorio

SCIOPERO VIRTUALE E MONDO REALE

Torino,

"Sciopero virtuale" è una nuova forma di lotta inaugurata dai lavoratori della IBM nel settembre del 2007: per contrastare i tagli ai compensi di produttività disposti dalla multinazionale, in sedicimila da tutto il mondo, coi propri avatar, ne bloccarono l'attività su "Second life". Quello sciopero ebbe successo, ma lo sciopero virtuale attualmente in discussione in parlamento è ben altra cosa: non solo si pretende che i lavoratori, pur non percependo alcuna retribuzione per il periodo di sciopero, si presentino ugualmente al lavoro, ma che dichiarino preventivamente la loro adesione all'iniziativa che potrà essere dichiarata solo da quelle organizzazioni sindacali che rappresentino (udite, udite) il cinquanta per cento dei lavoratori della categoria. In pratica si vuole neutralizzare l'unica arma che la costituzione mette a disposizione del lavoratori per far valere i propri diritti.

Di fronte ai dati (drammatici) diramati dall'ISTAT sulla cassa integrazione e a quelli (ancor più drammatici) relativi al PIL americano, il nostro esecutivo, invece di sostenere i lavoratori già in difficoltà per arrivare alla terza settimana del mese, emana provvedimenti liberticidi che, oltre a cancellare, nei fatti, il diritto di sciopero, prevedono anche forti limitazioni alla possibilità (anch'essa sancita dalle norme costituzionali) di manifestare il dissenso.

Contro questa svolta che fa retrocedere la democrazia italiana al fondo di qualsivoglia classifica internazionale CUB, COBAS e SdL Intercategoriale, nell'ambito dei patti locali di consultazione permanente, hanno organizzato – per le ore 9,30 di martedì 3 marzo 2009un presidio davanti alla sede degli industriali a Torino. Tutti i lavoratori sono invitati a far sentire la propria voce per rivendicare salari, pensioni, e ammortizzatori sociali che possano assicurare a tutti un livello di vita "...dignitoso per sé e per i propri familiari" (così recita l'articolo 36 della costituzione). Altre iniziative previste per il 6 marzo saranno quanto prima rese note sulle pagine di questo sito.