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comunicati USB CRI

Trattativa Fondo 2006

Nazionale,

    In data odierna le OO.SS. sono state convocate dall’Amministrazione per dare l’avvio alla trattativa sul Fondo 2006, sulla cui definizione la C.R.I., come tutti sappiamo, è in grave ritardo rispetto agli altri enti del comparto.

    Solo i più ingenui avrebbero potuto immaginare che la delegazione aziendale di parte pubblica, presieduta dalla Sig.ra CAMINITI, avrebbe utilizzato questa occasione di confronto per discutere sulla materia contrattuale, avviando un percorso che avrebbe prodotto per i lavoratori l’atteso pagamento del saldo incentivo 2006 e dell’acconto 2007.

    In realtà questa Amministrazione ha ancora una volta dimostrato tutta la sua inadeguatezza al ruolo, in coerenza, peraltro, con lo stile poco dignitoso dimostrato già dalla data del suo insediamento ai vertici dell’Ente.

    La controparte, nell’occasione odierna, ha esordito affermando la propria totale indisponibilità a trattare sulla costituzione del Fondo 2006, ma solo sulla relativa ripartizione, limitando arbitrariamente, in tal modo, la parte sindacale a prendere esclusivamente atto della materia senza poter fattivamente entrare nel merito della vera contrattazione.

    Ma non solo.

    L’atteggiamento assolutamente improduttivo e provocatorio si è rivelato quando l’Amministrazione ha esplicitamente dichiarato di non poter riconoscere la titolarità al tavolo da parte della R.d.B.-C.U.B.-C.R.I., facendo riferimento a cavilli e interpretazioni normative che in tutte le altre realtà del Comparto risultano assolutamente assenti.

    Dalle argomentazioni fornite sembra addirittura che l’Amministrazione sia stata costretta ad assumere questa posizione poiché minacciata dalla CISAL, evidentemente inferocita dalla richiesta congiunta di tutte le OO.SS. di tavolo separato dalla suddetta sigla sindacale.

    In verità questa posizione era chiaramente motivata da ben altre esigenze:
non possiamo e non vogliamo credere che l’Istituto, seppur “scombinato” e “pasticcione”, non abbia la forza per resistere a queste minacce.

    In concreto l’Amministrazione, manifestando totale disprezzo per le sacrosante esigenze dei lavoratori in attesa da tempo degli arretrati del 2006,  ha dimostrato di non essere pronta ad un adeguato livello di discussione con le OO.SS., vanificando l’occasione odierna di  confronto.

    Risulta ormai estremamente chiaro che l’Istituto orienta la propria strategia nella gestione del personale attraverso una politica indirizzata a provocare dissenso tra i lavoratori ponendoli gli uni contro gli altri.

    Per quanto sopra evidenziato la R.d.B.-C.U.B.-C.R.I. non è più disponibile a tollerare siffatti atteggiamenti e diffida l’Amministrazione C.R.I. a porre immediatamente fine a tali  incresciose ed imbarazzanti situazioni mirate esclusivamente a creare danni ai lavoratori e, inevitabilmente, a mettere in crisi, non solo la credibilità dell’Istituto, ma anche la sua sopravvivenza.