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USB Ascoli Piceno: pazienti positivi in Psichiatria, subito il trasferimento nei reparti Covid

Ascoli Piceno,

USB Ascoli Piceno e USB Area Vasta 5 hanno scritto all'assessore regionale della Sanità, al direttore generale Asur, al direttore Area Vasta 5 e alle rispettive direzioni sanitarie, chiedendo l’immediato trasferimento nei reparti Covid dei pazienti positivi al Coronavirus e ricoverati nel Servizio Psichiatria Diagnosi e Cura. Di seguito il testo.

La scrivente organizzazione sindacale, a tutela dei lavoratori e dei degenti dell’unità operativa in oggetto, con la presente denunciano agli organi in indirizzo l’inaccettabile presenza di pazienti positivi Covid-19 nel reparto SPDC.

Tale decisione mette a rischio la sicurezza non solo dei degenti e dei lavoratori ma di tutte le persone che frequentano il reparto, in aperta violazione, a nostro parere, delle direttive nazionali e aziendali. Non si comprende come ciò possa essere avvenuto e come possa accadere che pazienti positivi al Covid possano essere ricoverati in reparti dove ci sono altri pazienti non affetti da Covid.
Tra l’altro, il fatto grave, è che sono stati ricoverati dal Pronto Soccorso, pertanto già consapevoli che erano affetti da Covid 19! Come è stato possibile? Chi ha autorizzato il ricovero presso il predetto reparto ove sono pazienti più fragili e da tutelare? La direzione sanitaria ne era al corrente? La Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione RSPP, ne era a conoscenza?

Quanto accaduto ha anche messo ad altissimo rischio di contagio gli operatori sanitari costretti a lavorare con pazienti Covid in una struttura completamente inadeguata, senza alcun percorso pulito sporco per vestizione svestizione, areazione dei locali, camere a pressione negativa, dpi Covid ecc..

Inoltre, appare inverosimile che dopo due anni di pandemia Asur e AV5 non si siano dotati di un protocollo operativo da applicare in casi positività Covid in pazienti con patologia acuta psichica. Certo è che tale inefficienza e/o dimenticanza non può ricadere sui cittadini e lavoratori che operano nella tutela della salute mentale. Ci risulta, e chiediamo se la direzione AV5 e Direzione sanitaria ne siano a conoscenza, che dal giorno 15 gennaio si è addirittura impedito ai parenti di entrare in reparto per visitare i degenti ricoverati; chi ha autorizzato e con quale motivazione? I parenti dei degenti sono stati correttamente informati che nel reparto ci sono pazienti positivi al Covid? Come si possono assumere tali decisioni che vanno contro diritti costituzionali? USB pone queste domande al Direttore di AV5 e alla Direzione sanitaria Av5 e ci attendiamo risposte.

I cittadini con problemi psichici non solo hanno gli stessi diritti di cura degli altri malati ma eticamente meritano un’attenzione e riguardo in più, dato che sono tra i soggetti più fragili della società. Studi internazionali e nazionali hanno evidenziato che le problematiche di salute mentale proprio con la pandemia si sono acuite e meritano pertanto più attenzione e servizi più adeguati per una risposta degna della sanità pubblica.

Si fa anche presente che i lavoratori dell’SPDC sono già sovraccarichi ed esausti per il sovrannumero di degenti che devono assistere e per garantire una assistenza adeguata di qualità ed evitare situazioni di pericolo per i degenti e per i lavoratori. Ciò è inammissibile poiché mette a rischio la sicurezza e l’incolumità dei degenti e dei lavorati e infatti ci sono stati episodi di aggressione anche fisica sia tra degenti e anche verso il personale, episodi che sono avvenuti proprio mentre c’era un numero di degenti al di sopra dei 12 pazienti stabilito dalla Regione Marche. Pubblicazioni internazionali e nazionali dimostrano come questo può essere di gran lunga evitato se si rispettano i numeri per cui il reparto è stato accreditato (12 pazienti). Questo deve essere garantito e rispettato e non può essere violato!

È utile ricordare, che l’area della salute mentale, è quella maggiormente coinvolta dal problema dell’aggressione fisica verbale del personale sanitario e non solo e che spesso i problemi derivano dall’aumento del rapporto pazienti/operatori\1 infermiere ogni 4 pazienti.

Per tutto quanto sopra chiediamo:
- un intervento immediato per la risoluzione delle questioni esposte, affinché vengano ripristinate le situazioni più consone alla gestione di tale unità operativa ed al rispetto dei parametri di ricovero previsti dalla Regione Marche per tale struttura;
- l’immediato trasferimento dei pazienti positivi al Covid, oggi presenti in SPDC, in un reparto Covid;
- di accertare le responsabilità di quanto inaccettabilmente accaduto;
- di evitare in futuro il ripetersi di situazioni simili;
- di garantire il rispetto del numero di degenti stabiliti dalla Regione Marche e accreditati al reparto SPDC.

USB fa un appello anche alla politica regionale e alla dirigenza Asur\AV5 perché rivaluti i servizi della tutela della salute mentale nel nostro territorio e dichiari FALLITA, visti i risultati, la chiusura del reparto SPDC di Ascoli Piceno e si attivi per cercare di porre rimedio e aumentare significativamente l’offerta dei servizi e dei posti letto a tutela della salute mentale, a partire dal ripristinare la fondamentale presenza del medico psichiatra dalle ore 20 alle 8, soppresso nel silenzio nel dicembre 2020 nel presidio Mazzoni e la riapertura dei posti letto di DH chiusi a inizio pandemia, che sono fondamentali per aumentare l’offerta dei servizi, sempre più urgenti e aumentati proprio a seguito della pandemia che da due anni stiamo vivendo. 
 

Attualmente i cittadini che si rivolgono alla sanita pubblica non hanno risposta adeguata e certa e questo è un vulnus che potrebbe essere in parte colmato con il ripristinare quanto sopra descritto, che è stato colpevolmente soppresso e che oltre a negare un diritto e un servizio alla tutela della salute mentale ai cittadini aumenta a dismisura i ricoveri impropri o peggio non riesce a dare le dovute risposte a una richiesta di tutela della salute mentale.
 

Sarebbe inoltre utile approfondire l’area di confine tra disturbi psichiatrici e altre patologie ed, in particolare, l’area delle dipendenze, al fine di ridurre i ricoveri impropri.
 

Rimaniamo a disposizione di qualsiasi chiarimento inerente la presente e per un confronto tra le parti a tutela di tutti i soggetti coinvolti. In attesa di riscontro, porgiamo distinti saluti.

USB, per tutto quanto sopra descritto, chiede a tutti i soggetti dalla politica regionale, ancora una volta all'assessore alla Sanità, a tutta la politica locale e regionale di prendersi le proprie responsabilità e di attivarsi per salvaguardare la salute pubblica e le migliori condizioni di garanzia per i lavoratori della sanità pubblica.

USB Ascoli Piceno
USB Area Vasta 5

Ascoli Piceno, 17.01.2022