La USB avvia le procedure per l’indizione di 2 ore di sciopero su salute e sicurezza dei lavoratori nelle sedi INPS ed altre importanti problematiche. Di seguito la nota inviata questa mattina ai ministeri, alla commissione di garanzia e all’INPS.
Ministero del Lavoro e Politiche Sociali
Via Fornovo, 8
00182 Roma
segreteriaministro@pec.lavoro.it
e p.c.
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi - Piazza Colonna, 370
00186 Roma
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Via XX Settembre, 97
00187 Roma
Ministero della Funzione Pubblica
Corso V.Emanuele II, 116
00186 Roma
Protocollo.dfp@mailbox.governo.it
Commissione di Garanzia Legge 146/90
Piazza del Gesù, 46
00186 Roma
segreteria@pec.commissionegaranziasciopero.it
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Via Ciro il Grande, 21
00144 Roma
segreteria.presidente@postacert.inps.gov.it
OGGETTO: Tentativo preventivo di conciliazione ai sensi dell’articolo 2, comma 2 Legge 146/90 come modificata dalla Legge 83/2000.
La scrivente Organizzazione Sindacale comunica di voler proclamare uno sciopero di 2 ore, da collocare all’inizio dell’orario di lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INPS per chiedere agli organi di governo e di gestione dell’Istituto nazionale della previdenza sociale:
-
Concrete iniziative per la salvaguardia della salute e della sicurezza del personale INPS che opera nel front office e di quello esterno addetto alla vigilanza delle sedi;
-
Tamponi gratuiti per tutti su base volotaria per la rilevazione del virus SARS-CoV-2;
-
Controllo del green pass da parte dei dirigenti o di personale INPS formalmente delegato nei confronti del quale i dirigenti possano esercitare un’autorità diretta;
-
6.000 nuove assunzioni entro il 2022 più ulteriori 3.000 entro il 2025;
-
L’indennità di mansionismo per i lavoratori delle Aree A e B;
-
Lo scorrimento completo della graduatoria della selezione 2020 per il passaggio a C1;
-
Le progressioni economiche interne alle Aree A-B-C.
Lo sciopero USB è indetto inoltre per contrastare:
-
L’estensione del “Reassessment” a tutte le sedi INPS, considerando il processo di riorganizzazione non funzionale al miglioramento dei servizi;
-
L’interpretazione restrittiva da parte di diversi dirigenti INPS delle già restrittive disposizioni dell’amministrazione centrale riguardo la possibilità di lavorare in smart working fino al 31 dicembre 2021, termine dell’emergenza sanitaria.
Trascorsi i termini di legge la scrivente organizzazione sindacale procederà all’indizione formale dello sciopero.
Roma, 22 ottobre 2021
p/USB Pubblico Impiego INPS
Luigi Romagnoli