Dopo aver abbandonato il tavolo di una trattativa trasformata in un simulacro della contrattazione, il percorso verso lo sciopero della categoria del 31 ottobre proseguirà nei prossimi giorni con le tante iniziative in programma.
Tra queste, quella odierna, che ha visto l’USB manifestare davanti alla sede del Ministero dell'Economia e delle Finanze per denunciare la profonda iniquità sociale contenuta in una legge di bilancio che nessun sacrificio chiede alle banche e a chi in questi anni si è ulteriormente arricchito. Invece ancora tagli per Ministeri, Enti Locali e sanità e alle risorse per i rinnovi contrattuali pubblici solo un vergognoso 0,22 percento in più pari a 6 euro lordi medi a dipendente: si conferma cosi, con questa tornata contrattuale, una perdita secca del potere di acquisto degli stipendi pubblici del 10 percento.
I soldi per assicurare stipendi adeguati ci sono: li prendessero dagli extraprofitti delle banche, dall'evasione fiscale e contributiva o dalle risorse che già stanno destinando all'industria delle armi.
Noi vogliamo riprenderci ciò che ci spetta. Questo diremo il 31 ottobre a piazza Vidoni sotto le finestre del Ministro per la Pubblica amministrazione ed è quello che stiamo dicendo alle lavoratrici e ai lavoratori nelle centinaia di assemblee in corso di svolgimento.
USB Pubblico Impiego
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