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In Primo Piano

USB partecipa al Simposio internazionale in solidarietà con il popolo palestinese

Roma,

In occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese del 29 novembre, la FSM, che rappresenta 105 milioni di lavoratori in 133 paesi, ribadisce il suo fermo sostegno internazionalista e la sua solidarietà con l'eroico popolo palestinese.

L'ultimo anno è stato segnato da un'intensificazione dell'aggressione israeliana contro i palestinesi nella striscia di Gaza, dove più di 120 palestinesi sono stati uccisi e 850 feriti da attacchi aerei israeliani, mentre Israele ha dispiegato forze di terra vicino al confine israeliano.

Esprimiamo la nostra piena, ferma e lunga solidarietà di classe con il popolo palestinese e la sua lotta per una patria indipendente. Rifiutiamo attivamente il genocidio contro i nostri fratelli e sorelle palestinesi perpetrato dal governo criminale imperialista di Israele.

Le risoluzioni dell'ONU sul riconoscimento dei diritti dei palestinesi non vengono applicate perché prevalgono gli interessi geopolitici ed economici dello Stato di Israele e dei suoi alleati. L'ONU, l'UE e le altre organizzazioni internazionali hanno una grande responsabilità per la situazione inaccettabile in corso; a parole fingono di essere giusti, ma in pratica appoggiano la politica israeliana.

Nello stesso spirito, ci sono anche altre organizzazioni sindacali, che a parole sostengono il popolo palestinese ma in pratica si alleano con l'Histadrut e lo stato assassino di Israele, servendo i piani dei governi e dei sindacati imperialisti della regione. Sono loro che mettono sullo stesso piano la vittima e l’assassino e hanno quadri di Histradut nei loro organi dirigenti.

Nelle circostanze attuali, i lavoratori della Palestina hanno bisogno di rafforzare le loro relazioni con la FSM, che è stata al fianco del popolo palestinese dal 1945 ad oggi. È necessario che i sindacati respingano i dirigenti sindacali corrotti, i burattini del sindacalismo giallo.

La FSM e i suoi membri dimostrano da 76 anni la loro solidarietà nella pratica attraverso visite, riunioni, azioni, manifestazioni, proteste e aiuti pratici internazionalisti al popolo palestinese, come solo i lavoratori sanno stare al fianco di altri lavoratori. L'internazionalismo proletario è stato e sarà la chiave di volta su cui è stato costruito l'enorme edificio della Federazione Mondiale dei Sindacati.

L'internazionalismo della FSM non può essere venduto né comprato

In questo contesto, la FSM invita i suoi membri e amici e tutti i sindacati di classe a rafforzare le loro lotte e ad esprimere la loro solidarietà internazionalista con la lotta palestinese  contribuendo ancora di più alla campagna per la raccolta dei beni di prima necessità.

Noi chiediamo:

- Il riconoscimento dello stato palestinese sui confini del 1967 e Gerusalemme est come sua capitale
- La fine degli insediamenti e il ritiro di tutti i coloni che si sono insediati oltre i confini del 1967.
- La demolizione del muro di separazione a Gerusalemme.
- La concessione a tutti i rifugiati palestinesi del diritto di ritornare alle loro case, sulla base delle decisioni dell'ONU.
- L'eliminazione di ogni esclusione contro i palestinesi in Cisgiordania e nella striscia di Gaza.
- L'immediato rilascio dei palestinesi imprigionati e degli altri prigionieri politici tenuti nelle prigioni israeliane.
- Il ritiro dell'esercito israeliano da tutti i territori occupati del 1967, comprese le alture del Golan e la zona di Sheba nel Libano meridionale.
 

La Federazione Mondiale dei Sindacati è stata e sarà al fianco del popolo palestinese fino alla vittoria finale.

Lunga vita alla lotta del popolo palestinese!

 

Unione Sindacale di Base – Dipartimento Internazionale