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USB segnala mascherine non a norma all’ospedale di Borgotaro, AUSL le ritira da tutte le strutture. Ora via anche gli altri tre tipi

Nazionale,

USB ai primi di maggio ha fatto pervenire una segnalazione ai NAS (Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri) in merito all’utilizzo di mascherine non a norma distribuite dall’Ospedale di Borgotaro ai propri operatori del PPIO (Punto di Primo Intervento Ospedaliero).

La mancanze che sono state segnalate riguardavano il mancato riferimento all’attuale normativa europea “EN149:2009” per alcuni tipi di mascherine, altre riportavano la normativa europea superata “EN149:2001”, alcune risultavano scadute rispetto a quanto indicato sulla scatola e addirittura altre completamente “anonime” senza indicazione di normativa europea, italiana e data di scadenza. Tutte le tipologie, comunque, non compaiono nella lista INAIL quali mascherine certificate per essere usate in sicurezza dagli operatori sanitari.

Ad oggi non abbiamo evidenza ufficiale se i NAS, a fronte della nostra segnalazione, abbiano aperto una verifica specifica, però qualcosa si è mosso. Da quello che ci risulta la Direzione AUSL ha dato disposizione di ritirare presso tutte le strutture un tipo di mascherine.

E gli altri modelli utilizzati sono ancora distribuiti ed in uso agli operatori sanitari?

Quali controlli vengono realizzati prima di distribuire i dispositivi di protezione agli operatori?

Riteniamo inaccettabile che vengano distribuiti agli operatori dei modelli di mascherine non conformi alla normativa. Questa non è un orpello burocratico, ma è garanzia della tutela della salute e sicurezza, nonché prevenzione e protezione al contagio, di tutti gli operatori, in modo particolare per coloro che sono in prima linea nei Punti di Primo Intervento Ospedaliero.

Chiediamo ad AUSL di dare evidenza a tutti gli operatori della conformità alle normative delle mascherine che vengono distribuite in dotazione, così come di tutti gli altri dispositivi di protezione e prevenzione.

Per USB la salute e sicurezza degli operatori sanitari è una priorità e un diritto e coma tali ci troveranno sempre in “prima fila” perché siano  realizzati  e applicati.

 

Parma 21 maggio 2020

USB Confederazione di Parma