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comunicati USB CRI

VERTENZA ECONOMICA CRI: LA PARTITA NON E' CHIUSA!

Nazionale,

    Mentre da sempre più parti si tende a favorire la rassegnazione dei lavoratori CRI, lasciando intendere che sia ormai ineluttabile l’ipotesi di procedere al recupero delle somme “indebitamente” inserite nei Fondi incentivanti dal 2002 al 2005, tendendo anzi ad avallare l’ipotesi che tali somme non fossero effettivamente dovute, la RdB-CRI continua, sebbene ormai solitariamente, a sostenere la piena legittimità degli accordi sindacali sottoscritti in quegli anni ed il pieno diritto dei lavoratori a percepire per intero quanto previsto da quegli accordi.

    In tale ottica abbiamo ottenuto la presentazione di un interrogazione parlamentare che, contestando l’ipotesi dei recuperi economici, sollecita il Presidente del Consiglio a dare le opportune disposizioni all’Amministrazione CRI di corrispondere per intero ai lavoratori quanto dovuto, rivalendosi eventualmente sui Dirigenti direttamente responsabili degli illeciti e sull’ex Direttore Generale e l’ex Collegio dei Revisori che non hanno tempestivamente contestato tali illeciti.

    Confidiamo che anche le altre Organizzazioni Sindacali, che sicuramente intrattengono con gli esponenti di Governo maggiori e più proficui rapporti di quanti non ne abbia invece la RdB, provvederanno al più presto a produrre simili interpellanze, che potrebbero finalmente portare alla soluzione positiva della vertenza economica dei lavoratori CRI.

    Qualora ciò non dovesse invece accadere i lavoratori potranno alfine valutare chi è che, con i fatti, si batte per ottenere il rispetto degli accordi e la salvaguardia della dignità degli operatori CRI, e chi invece non si limita che a parlare, guardandosi bene dal porre in essere atti concreti che costringano il Governo a trovare una soluzione politica ai problemi della Croce Rossa.

    Di seguito riportiamo il testo dell’interrogazione a risposta scritta al Presidente del Consiglio dei Ministri presentata lo scorso 17/5 dal senatore Fernando Rossi.

 

 





Atto n. 4-01986 Pubblicato il 17 maggio 2007 - Seduta n. 155
ROSSI - Al Presidente del Consiglio dei ministri.

Premesso che:
dietro tardiva segnalazione (risalente al maggio 2006) del Collegio dei revisori della Croce rossa italiana (CRI) e dell’ex Direttore generale CRI dr. Tommaso Longhi, il Comitato centrale CRI è stato oggetto di un’ispezione disposta dal Ministero dell’economia e delle finanze da cui è emersa una gestione economica non corretta dell’ente negli anni dal 2002 al 2005;
uno degli aspetti messi in risalto dall’Ispettore si riferisce al fatto che negli anni in questione, per finanziare il salario accessorio dei dipendenti, si sarebbe, in parte (per un totale di circa 5 milioni di euro), ricorso a somme non destinabili a tale scopo;
in seguito alle numerose iniziative sindacali intraprese unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali aziendali (con unica eccezione dello SNACRI-Cisal), il Sottosegretario di Stato per la salute, dr. Serafino Zucchelli, assicurando che i lavoratori non potevano pagare le colpe di altri e che gli accordi sindacali sottoscritti presso la CRI erano pienamente legittimi, garantiva una non meglio specificata “soluzione politica”;
risulta non essere mai stata presa in considerazione la proposta di avviare un tavolo di discussione tra l'amministrazione CRI, il Ministero e le organizzazioni sindacali che consentisse di fare chiarezza sui problemi, nel tentativo di trovare le soluzioni più idonee;
l’amministrazione CRI in un recente incontro con le organizzazioni sindacali ha manifestato l’intenzione di procedere nei confronti dei lavoratori CRI al recupero delle somme che sarebbero state da questi indebitamente percepite, e di non effettuare passaggi di qualifica previsti dal contratto integrativo del 2001;
i lavoratori di ruolo della CRI, a fronte di impegni economici assunti, sapendo di poter contare sulle somme previste dagli accordi sindacali, sono ancora in attesa di ricevere parte consistente del salario accessorio relativo all’anno 2005, di tutto quello relativo al 2006 e dell’attuazione di quanto previsto in tema di avanzamento di carriera dal contratto integrativo aziendale del 2001, applicativo delle norme contenute nel CCNL 1998-2001, quando è ormai scaduto da più di un anno anche il CCNL 2002-2005,

si chiede di sapere se non si ritenga opportuno intervenire urgentemente affinché i lavoratori della Croce Rossa possano percepire tutte le somme loro dovute in quanto previste dagli accordi sindacali sottoscritti negli anni dal 2002 al 2005, eventualmente avviando a tale scopo un tavolo trilaterale di discussione tra Ministeri vigilanti, amministrazione CRI e sindacati CRI, rivalendosi economicamente sui Dirigenti CRI responsabili della cattiva gestione dell’ente rilevata dall’Ispettore del Ministero dell’economia, e sui componenti del Collegio dei revisori che non hanno tempestivamente segnalato ai Ministeri vigilanti ed alla Corte dei conti quanto stava accadendo.

Sen. Fernando Rossi