Il 28 aprile ricorre la giornata mondiale sulla salute e la sicurezza sul lavoro. USB, insieme all’ associazione Rete Iside, consegnerà oltre 200 denunce raccolte dagli RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) in tutto il paese al Ministero del Lavoro, a Via Flavia 6, alle ore 11:00.
Nel nostro Paese la situazione di salute e sicurezza sul lavoro è sempre più critica, lo dimostra un 2024 segnato da vere e proprie stragi. Ricordiamo il crollo del cantiere Esselunga a Firenze dove hanno perso la vita in cinque, l’esplosione che uccide 7 lavoratori alla centrale Enel di Suviana, le 5 persone rimaste uccise a Casteldaccia, nel palermitano, mentre lavoravano all’impianto fognario, ed ancora i due operai uccisi da un’esplosione alla Toyota di Bologna ed i cinque uccisi nell’esplosione dell’Eni di Calenzano. Questi sono i casi più eclatanti, ma la strage sul lavoro è quotidiana: non sono solo numeri, ma veri e propri omicidi di persone che ogni giorno non tornano a casa.
Troppo spesso, infatti, si taglia sulle misure di sicurezza per aumentare i profitti. Anche sul recente crollo della funivia del Monte Faito, in cui hanno perso la vita un lavoratore e tre turisti, sono finite sotto l’occhio delle indagini le manutenzioni: una strage che ricorda tristemente quella del Mottarone che ricorre proprio in questi giorni e dove, purtroppo, è stata dimostrata la manomissione dei sistemi di sicurezza.
Proprio per questo presentando le denunce, già consegnate agli organi di vigilanza, vogliamo rendere pubblica una proposta di legge che abbiamo predisposto: serve rafforzare gli organi di vigilanza, il ruolo degli RLS e le possibilità di autotutela di lavoratrici e lavoratori.
Il prossimo 1° maggio, inoltre, USB sarà a Napoli per un’iniziativa nazionale in cui ribadire che gli omicidi sul lavoro vanno fermati.
Unione Sindacale di Base