Mentre nel nostro paese i salari continuano ad essere tra i più bassi di Europa, si spendono miliardi di euro in armamenti e i servizi pubblici come la sanità sono al collasso, il governo Meloni come quello Draghi ci stanno trascinando, di fatto, in guerra.
Tutto ciò mentre il carovita aumenta vertiginosamente, alimentato dalle enormi speculazioni sui beni energetici, e le poche misure di contrasto alla povertà subiscono continui tagli con il benestare dei sindacati complici Cgil, Cisl Uil.
In questo clima da propaganda da Ventennio, lunedì 27 marzo il ministro della guerra Crosetto insieme ai vertici di Eni e del colosso della produzione militare Leonardo saranno a Livorno per il convegno “La Civiltà del Mare”. Sarebbe stato meglio chiamare questa inutile passerella propagandistica “la civiltà della guerra”. Potremmo chiedere ai cittadini di Piombino con quanta “civiltà” è stato loro imposto (militarmente) il nuovo rigassificatore della Snam a 500 metri dalle case. Un rigassificatore utile ad ingrassare quella speculazione privata che ha permesso, ad un pugno di multinazionali, di incassare miliardi di euro di extraprofitti lasciando miseria e inquinamento nei territori. O con quanta civiltà vengono repressi gli scioperi e i picchetti dei lavoratori della logistica che lottano per gli aumenti salariali come successo a Bergamo qualche giorno fa.
Come Unione Sindacale di Base abbiamo avviato, ormai da tempo, una vertenza nazionale sotto lo slogan “Abbassate le armi, alzate i salari”. Come Federazione USB di Livorno abbiamo deciso di aderire alla manifestazione di protesta che si terrà lunedì 27 marzo dalle ore 14 di fronte all’Accademia Navale di Livorno. Crosetto, ENI e Leonardo non sono i benvenuti a Livorno!
USB Federazione di Livorno