Piove sul bagnato per la ASL 2 Abruzzo. Dopo il nostro esposto di marzo che metteva in luce una lunga serie di criticità a carico della gestione dell’ente, e il peggioramento del dissesto finanziario che la Corte dei Conti ha recentemente certificato, dall’analisi delle buste paga dei dipendenti sono emerse gravi anomalie in danno delle retribuzioni dei lavoratori.
Secondo le nostre risultanze, nelle buste paga dei dipendenti, ormai da diversi anni, si addebitano prelievi fiscali incongruenti che tartassano gli emolumenti accessori e che, a cascata, provocano una serie di effetti lesivi a detrimento dei redditi dei dipendenti.
Dopo le complesse verifiche, in conseguenza delle errate modalità operative dell’azienda abbiamo riscontrato:
- la incoerente quantificazione delle retribuzioni imponibili;
- la omessa/infedele applicazione dell’istituto della tassazione separata;
- gli ulteriori e variegati impatti negativi (su: detrazioni di imposta per lavoro dipendente e familiari a carico; addizionali regionali; bonus collegati al reddito, ecc. …).
Va anche osservato che, le anomalie riscontrate non derivano da una semplice fatalità ma da prassi consolidate le cui difettosità sono rimaste inalterate nel tempo.
L’USB, per garantire una trasparente ed organica ricomposizione delle decurtazioni sofferte dagli inconsapevoli dipendenti, ha inviato oggi 26 luglio 2024, un dettagliato esposto agli organismi direttivi della ASL Lanciano Vasto Chieti, oltre che all’Assessore per la Sanità abruzzese e all’Ispettorato del Lavoro di Chieti-Pescara con cui:
- si chiede all’Azienda Sanitaria di attivare procedure di rideterminazione e ricalcolo dei trattamenti retributivi e fiscali e di predisporre un piano di restituzione delle somme indebitamente detratte, da comunicare ai propri dipendenti ed alle OO.SS. in tempi brevi;
- si propone una operazione “in convenzione” con l’Agenzia delle Entrate per accordarsi circa i rimborsi o compensazioni evitando singole domande di ricalcolo a cura dei singoli dipendenti;
- si propone la predisposizione di resoconti analitici individuali, esplicitando le modalità di reintegro delle somme e la quantificazione di quelle recuperabili mentre, per gli importi non recuperabili con rimborso/compensazione la ASL si farà cura di rifondere in via stragiudiziale, anche ratealmente, e solo per la parte capitale;
- si invoca l’intervento dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro per vigilare sulle azioni che la ASL dovrà intraprendere, stante i travisamenti che hanno minato l’integrità del trattamento retributivo, per ricalcolare tutti gli emolumenti e restituire ai lavoratori le indebite sottrazioni reddituali;
- infine si diffida la ASL Lanciano Vasto Chieti perché avvii, entro 15 giorni, le procedure e iniziative proposte informandone l’Ispettorato, USB e le altre sigle sindacali, al fine di condividerne le scelte.