RIFORMA FRANCESCHINI - PIATTAFORMA USB P.I. MiBACT -.
L’USB P.I. MiBACT a seguito dell’incontro del 15 gennaio u.s. con il Capo di Gabinetto e il Segretario Generale in merito “all’informazione” schemi DM articolazione e DM di modifica del DM musei_ riorganizzazione MiBACT ritiene necessario riproporre la “piattaforma” sindacale, sollecitata anche dai lavoratori, già ampiamente evidenziata durante l’incontro di cui sopra, in considerazione del fatto che il nostro Ministero ricopre un compito importante, di Tutela del territorio, paesaggio e valorizzazione dei Beni Culturali intesi anche come Beni Comuni. Pertanto ribadisce:
- NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DEI MUSEI!!!!
- NO ALLE ESTERNALIZZAZIONI D’ATTIVITA' E SERVIZI!!!!
- NO ALLE FONDAZIONI!!!!
- NO AI VOLONTARI SOTTOPAGATI E SENZA DIRITTI PER LA GESTIONE DEI SERVIZI!!!!
- NO AI CONSIGLI D’AMMINASTRAZIONE NEGLI ISTITUTI CON AUTONOMIA SPECIALE!!!!
- SI ALLA TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALI PUBBLICO!!!!
- SI AL CONTROLLO CENTRALE DELLE ATTIVITA’ PERIFERICHE!!!!
- SI ALL’IMPEGNO PER UNA POSSIBILE INTERNALIZZAZIONE DI ALCUNI SERVIZI, ATTIVITA’ IN APPALTO E LAVORATORI ALL’INTERNO DEL MiBACT O NELLA SOCIETA’ ALES S.p.a., SOCIETA’ IN HOUSE DEL MINISTERO A TOTALE PARTECIPAZIONE PUBBLICA!!!!.
- ACCELLERARE I LAVORI PER LA TRASFORMAZIONE DEL CCNL DEI DIPENDENTI ALES A QUELLO DI FEDERCULTURE PIU’ ATTINENTE ALLE SPECIFICITA’ DELLE MANSIONI E ATTIVITA’ DENTRO GLI ISTITUTI DEL MiBACT, CON L’OBIETTIVO D’INDIVIDUARE UN CCNL UNICO PER TUTTO IL “MONDO” DELLA CULTURA.
- Quindi, secondo il nostro pensiero, dovrebbero essere soppressi i riferimenti alla possibilità di costituire fondazioni e non solo previsti nel Dpcm Franceschini, il Direttore Generale Musei “favorisce la costituzione di fondazioni museali con la partecipazione di soggetti pubblici e privati” – non specificando se si tratta di costituzione di nuovi soggetti e quindi aprendo a ogni genere di scenario.
- Ribadiamo la nostra contrarietà a qualsiasi modello di “regionalizzazione” dei Beni Culturali.
- Chiediamo il rafforzamento di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale (art. 9 della Costituzione) a maggior ragione riteniamo necessario ritornare alle Soprintendenze di settore legando i musei, le aree archeologiche e non solo, al rispettivo territorio, potenziando le funzioni delle figure professionali specializzate, senza correre il rischio di non riuscire ad assolvere, nei termini previsti dalla legge, ai compiti istituzionali richiesti per la tutela e i vincoli sul patrimonio culturale. Così per evitare il forte rischio della svendita di parti importanti del “Bene Comune Pubblico” e/o la devastazione del territorio Nazionale con la possibilità di veder nascere nuovi “Ecomostri”, in forte controtendenza con la richiesta di tutela dell’ambiente, del territorio e paesaggio.
- Riteniamo che con il proliferare di nuovi Istituti “autonomi” possa continuare a creare il palese sbilanciamento a favore dei così detti “Musei Pregiati”, a discapito dei così detti “Musei Piccoli” solo per dimensioni e non per importanza, con la creazione solo di nuove dirigenze, senza risorse economiche, strutturali e sopratutto umane.
Comunque prendiamo atto che alcune nostre proposte precedenti siano state recepite, nel Decreto come:
- il rafforzamento del ruolo di “governo” del Segretario Generale, cui è rimesso il controllo e il coordinamento di tutti i livelli dirigenziali generali dell’amministrazione e non solo, con l’obiettivo di attivare un Sistema Univoco di Comportamenti su tutto il Territorio Nazionale.
- La conferma dei Segretariati Regionali per tutte le Regioni,
- Abbiamo condiviso l’istituzione della “Soprintendenza del Mare” a Taranto, in attesa che possano essere individuate altre per tutto il territorio nazionale, in considerazione delle immense ricchezze che si trovano in fondo ai nostri mari.
- Come già segnalato in precedenza, necessita che la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Siena Grosseto sia scorporata da quella di Arezzo.
- Inoltre si segnala con forza che tale soluzione debba essere assunta anche per la regione Sardegna. Difatti, il Dpcm prevede una sola Direzione Regionale Musei a Cagliari, invece secondo le sollecitazioni che ci arrivano dal territorio, si ritiene che, considerata la vastità del territorio, debba essere presa considerazione la creazione di un'altra sede per la parte nord della Regione.
- Proponiamo di “affiancare” la sede di Palazzo Milzetti (Museo Nazionale di età Neoclassica) di Faenza alla Pinacoteca Nazionale, poiché, per quanto attiene alle Collezioni, avendo Palazzo Milzetti, all'interno, opere di stile Neoclassico, diversamente dagli altri musei del Polo Dei musei Emilia Romagna, ciò comporterebbe una continuità nel percorso storico-artistico delle opere della Pinacoteca che vanno dal Duecento all’Ottocento.
- Chiediamo un serio piano di rilancio per le Biblioteche che dovrebbero essere riportate sotto la guida scientifica e non solo della Direzione Generale delle Biblioteche e dare l’opportunità ai funzionari Bibliotecari di diventare Dirigenti, e degli Archivi, luoghi di cultura, storia e formazione degli ideali e principi che hanno portato il popolo italiano a combattere contro il fascismo e nazifascismo per la Libertà e la Democrazia.
Riteniamo pertanto che il compito del nostro Ministero sia di divulgare la “CULTURA” TUTTA, e il rilancio e la valorizzazione soprattutto per quelle realtà sparse sul tutto il territorio nazionale che rappresentano comunque un Bene Comune per la collettività oltre che l’opportunità di creare posti di lavoro veri e pubblici con forti risparmi economici per la collettività.
Roma, 17/01/2020
USB P.I. MiBACT