Nonostante USB abbia chiesto per prima il percorso del corteo e la piazza del 1° Maggio in anticipo sui sindacati complici, la questura bergamasca, distintasi nelle violente aggressioni ai facchini del magazzino Italtrans in sciopero, sta impegnandosi per garantire il “salotto buono” ai sindacati complici e rendere invisibili USB e i lavoratori che in questi mesi hanno agito lotte esemplari.
Si stanno arrampicando sugli specchi per impedire a facchini e USB di far vedere che l’alternativa alla rassegnazione e alla subalternità a Confindustria, all’essere servi dei padroni come Cgil Cisl e Uil c'è.
Le lotte operaie, però, non si lasciano ingabbiare e il 1° Maggio a Bergamo saranno ben visibili.
USB invita fin da ora a partecipare al “corteo di classe” le delegate e i delegati, tutte e tutti coloro che hanno deciso di non arrendersi e di riprendere la lotta per un salario dignitoso, per il ripristino della scala mobile, per lavorare in sicurezza contrastando gli omicidi sul lavoro, per la riduzione di orario a parità di salario, per una sanità efficiente e veloce nella risposta, per i servizi pubblici, per il diritto alla casa.
Abbiamo un’idea di società che porteremo in piazza a Bergamo il 1° Maggio:
Abbassare armi e spesa militare
Alzare la testa e i salari
Rimettere al centro la classe operaia
Vogliamo portare in Italia un po’ delle lotte francesi delle federazioni della CGT nostre sorelle nella comune affiliazione alla Federazione Sindacale Mondiale, quella di cui fu segretario Giuseppe di Vittorio.
Facciamolo assieme.
USB Federazione di Bergamo