Ieri ennesimo episodio di razzismo nei riguardi di giovani lavoratori nati su questa terra, ma fuori dalle quattro mura di Catanzaro.
Il lavoratore di colore di nome “ Destino” era salito sul bus per andare a lavorare come fa ogni mattina, appena seduto è stato aggredito verbalmente per oltre 20 minuti da gentaglia di bassa lega che non rappresentano una parte della nostra città, per non essere qualunquisti parliamo di una sola parte della cittadinanza, visto l’episodio dove nessuno è intervenuto e non sappiamo come si pone davanti a questi episodi di razzismo.
Ancora peggio alcune dichiarazioni dei vertici della amc che fanno veramente ridere! Interverranno per l’immagine dell’azienda ?? – quale sarebbe il danno di immagine che ha subito ?? forse i bus troppo pieni e con tempi troppo lunghi tra una corsa e l’altra??
La USB tutelerà il diritto del nostro lavoratore che ha pagato regolarmente il biglietto ed è stato aggredito; visto che i preposti dell’azienda dei trasporti non hanno adottato uguale trattamento a tutti i passeggeri!!
Le azioni di razziamo sono perseguite per legge in special modo quando oltre a “africano di merda ” sono seguite altre offese e minacce mafiose da un presunto avanzo di galera come si professa.
Fermo restando le successive azioni a tutela del nostro cittadino e lavoratore nella città, esprimiamo ferma condanna per l’episodio – facendo rilevare che: dopo richiesta di altri passeggeri sono intervenuti le forze dell’ordine non per far accertare il suo pieno diritto di essere su quel bus e occupare quel posto, ma per constatare l’accaduto senza ulteriori conseguenze in quanto il nostro cittadino “Destino” ha ritenuto di non dover sporgere denuncia, la inoltreremo noi, a tutela di tutti i migranti che lavorano nella nostra città.
Una città che non si indigna, tenuta insieme dalla scotch come un vaso rotto e fatta passare per un’opera d’arte con un dilagante razzismo dove gli insulti diventano normalità.
Non permetteremo a nessuno dall’alto della loro ignoranza a discriminare un altro essere umano.
p/ Federazione Provinciale di Catanzaro
Antonio JIRITANO