COMUNICATO SINDACALE
Riunione del 16 luglio 2020
Si è svolta nella giornata del 16 luglio scorso la riunione per lo stato dell'arte del Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro e la contrattazione 2020.
L’Amministrazione ha mostrato alle Organizzazioni Sindacali le sue proposte per il proseguimento della riapertura delle attività.
Non è stato possibile approfondire le questioni ed esporre le nostre proposte in quanto la riunione è stata interrotta bruscamente, per un alterco tra una sigla sindacale e l’Amministrazione, ma alcune valutazioni, sebbene sommarie, possiamo già esprimerle.
L’amministrazione ha ribadito l’intento di riconoscere 50 euro mensili netti per i mesi di marzo, aprile e maggio come “contributo di connessione”, mentre dal mese di giugno verrebbero riconosciuti i buoni pasto per il lavoro svolto in modalità agile, ma ancora non sono chiare le modalità di attribuzione.
Ben vengano i 150 euro totali quale “contributo per la connessione” ma questo importo a nostro avviso deve essere aggiuntivo e non può sostituire il buono pasto e la sua natura. che deve essere riconosciuto per tutto il periodo dei giorni lavorati in modalità agile.
Rammentiamo che l’attuale modalità operativa non è da considerarsi quale smartworking nel senso originario del termine, ma trattasi di lavoro ordinario e come tale va riconosciuto e non può configurare una riduzione (nel nostro caso abbastanza elevata) del salario anche differito percepito normalmente prima dell’emergenza.
Altre proposte sono state esposte (ad esempio le aperture pomeridiane degli Uffici Territoriali) al fine di smaltire la mole di lavoro rimasta bloccata a causa del malfunzionamento delle nuove procedure informatiche e non dal poco impegno dei lavoratori, come affermato da alcuni Dirigenti dell’Ente (sic!), così come l’aggiornamento delle indennità riconosciute per le attività di sportello, ma ribadiamo che non c’è stato modo di approfondirle e le esamineremo non appena l’Amministrazione convocherà le OOSS per una nuova riunione.
Per quanto riguarda la rimodulazione del Protocollo Covid, pur comprendendo la necessità di riportare gradualmente alla normalità le attività dell’Ente, la USB ha proposto, comunque, di attendere quello in via di definizione alla Funzione Pubblica per adeguarsi alle linee guida che emergeranno.
La USB in merito alle procedure di applicazione del Documento Unico ribadisce la proposta di un intervento politico al fine di rinviare l’avvio definitivo del rilascio del Documento Unico fino a che i programmi non siano stati correttamente collaudati e i lavoratori debitamente formati e addestrati (proposta formulata dalla USB sin dalla prima riunione alla quale ha partecipato in ACI).
Infine la USB non è stata e non sarà mai d’accordo con la prassi antidemocratica dei tavoli separati, in quanto le relazioni sindacali (anche quando qualche sigla dimostra comportamenti poco ortodossi) si risolvono sul tavolo e non con qualsiasi tipo di apartheid.
Vi terremo aggiornati non appena riprenderà la trattativa.