Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Roma

CONSIGLIO STRAORDINARIO SULLE PROBLEMATICHE DEL PERSONALE DEL MUNICIPIO XIX CON L'ASSESSORE AL PERSONALE DEL COMUNE DI ROMA

Roma,

In allegato l'odg approvato all'unanimità

Si è svolto il 3 luglio, dalle 19 alle 21,30, nella Sala Consiglio di via Battistini, alla presenza una cinquantina di dipendenti che dopo una giornata di 9 ore di lavoro hanno atteso l’illustre ospite una buona oretta.
Ma non è stata l’attesa la cosa peggiore, ne il dilungarsi di diversi interventi in cui dietro l’interesse alla condizione di chi lavora si intravedeva spesso (per fortuna non sempre) la solita doppiezza dell’interesse politico più becero.

La cosa peggiore e a tratti sconcertante è stata la risposta dell’assessore al personale del Comune di Roma, Lucio D’Ubaldo che ignorando completamente la drammaticità di una situazione insostenibile denunciata unanimemente oltre che da politici anche dai dirigenti, diceva sostanzialmente che la scelta di risparmiare sul personale era servita per aprire gli asili e che non è intenzione sua e della giunta Veltroni di spostare fondi del bilancio per assumere personale (parliamo delle assunzioni indispensabili a coprire almeno i buchi lasciati da chi va in pensione), fatta eccezione per i vigili.
Ha continuato insistendo sul fatto che vi è un problema di assenteismo al Comune di Roma aumentato negli ultimi anni (chissà perché ! -gli hanno gridato dal pubblico); che non si riesce a far funzionare un’amministrazione dove non vi è una forte applicazione del principio gerarchico, ha parlato della sua impossibilità di sapere dai dirigenti perfino le informazioni sulla situazione, ma era inteso che è sui dipendenti che deve sventolare la minaccia del bastone; che quello che si può fare con la responsabile collaborazione dei sindacati (intendeva naturalmente Cgil-Cisl-Uil) sono accordi come quelli sulla critica situazione degli uffici anagrafici: un pugno di euro di straordinari più insultanti della proverbiale miseria dei nostri stipendi; ma non basta l’illustre ospite ha anche lamentato che il consiglio comunale si interessa troppo della materia personale che è di sua competenza ed al consiglio municipale ha espresso apprezzamento per l’Ordine del Giorno approvato all’unanimità..   

Desolazione e sconcerto trasparivano oltre che dalla platea, che non capiva come era capitato lì quel marziano, ma anche dalle facce avvedute di diversi esponenti politici e dello stesso Direttore del Municipio (almeno così ci è sembrato).

In rappresentanza dei lavoratori oltre a noi della RdB-CUB è intervenuto un esponente Cgil che lavora nel XVIII municipio, un collega che è responsabile del settore anagrafico e tributi; e poi anche un dirigente in rappresentanza del sindacato di categoria Dircom.

Se qualcuno aveva ancora la speranza che i problemi possano risolversi da soli o grazie all’interesse di chi ci comanda, ora può guardare la spiacevole realtà con la consapevolezza che se non ci aiutiamo da soli non ci aspettano tempi migliori, anzi ci potremo trovare ancora al centro di campagne di criminalizzazione perché colpire i dipendenti comunali additandoli a fannulloni e privilegiati fa sempre buona immagine tra l’opinione pubblica.

Arriva a volte il momento di affrontare situazioni dove anche se non puoi risolvere i problemi una volta per tutte, devi comunque resistere perché al peggio non c’è mai fine; e comunque hai da difendere qualcosa di prezioso (per quanto fuori moda nel circo dei potenti) che è la dignità.

Per questo giovedì 19 luglio abbiamo indetto uno sciopero di due ore con manifestazione davanti al municipio. Se il “modello Roma” prevede che dobbiamo schiattare non abbiamo intenzione di far parte del gregge plaudente. Non siamo quadrupedi, come sempre ci troverete in piedi.