“Il conflitto è l’unica arma per impedire che il governo ´spari` ancora sulla Ricerca pubblica. Questo verranno a ribadire i precari dell’ISPRA e di tanti altri Enti come INEA, ISFOL, INRAN, CRA, ENEA, ISPRA, ISS, all’assemblea indetta dalla Unione Sindacale di Base”, così Claudio Argentini, della segreteria dell’USI/RdB Ricerca, annuncia l’adesione dei precari di questi Enti all’Assemblea nazionale dei precari di Scuola Università e Ricerca che si terrà sabato 25 settembre a Roma, presso il Centro Congressi Cavour, in via Cavour 50/A, dalle ore 10.00.
“I tagli anti-sviluppo del governo - continua il sindacalista - agiscono nel silenzio dell’opposizione, col collaborazionismo o l’acquiescenza dei sindacati complici, contrari al conflitto ed appiattiti tra i Ministri Brunetta, Gelmini e Tremonti. Così, per mancanza di reazione, molti enti di ricerca sono stati chiusi ed altri sono vicini al baratro. Alcuni, come ISS, ISPRA, INRAN, hanno disperato bisogno che i fondi tagliati dalle misure tremontiane siano ristabiliti ed aumentati nel 2011, ma in generale tutti hanno bisogno di investimenti per rilanciare la ricerca pubblica”.
“Come sempre, in questo tipo di contesto, i lavoratori precari sono quelli che rischiano di più, sia per mancanza di fondi che per la nuova riduzione delle assunzioni. Ma stavolta a pagare non saranno solo loro: in tutta la Ricerca gli stipendi saranno bloccati e le carriere azzerate. Per questo – conclude Argentini - continuiamo una lotta che non è mai stata sospesa. Enti come l’ISFOL, salvato dalla chiusura grazie alla reazione USI/RdB Ricerca nello scorso maggio, o come ISPRA, ove con l’occupazione del tetto durata due mesi abbiamo salvato Ente e posti di lavoro, dimostrano che solo con il conflitto può fermare la decadenza a cui questo governo vorrebbe condannare la Ricerca”.
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