in allegato gli Atti del Convegno
Il 28 marzo 2014, presso la sala della Croce Rossa di Correggio, si è svolto il convegno “I Convitti nel passato e le promesse di riforma futura. Dove porta la privatizzazione della scuola statale”, organizzato dalla federazione del sindacato USB di Reggio Emilia insieme all'associazione nazionale “Per la scuola della Repubblica” e al centro studi economici e sociali CESTES.
I risultati dell'incontro sono, a dir poco, entusiasmanti: la sala era gremita di uditori, docenti, educatori provenienti da svariate regioni italiane; per un giorno la città Correggio ha assunto il ruolo di capitale dei convitti italiani.
A ben vedere questo titolo è tutt'altro che banale: da qui si è snodato il percorso di lotta sindacale che ha portato l'USB, a fianco dei lavoratori del convitto “Corso” nel tentativo di salvare quella struttura da una chiusura decisa a tavolino e palesemente illegittima.
Questa vertenza per il settore degli istituti educativi dello Stato ha avuto un'importanza epocale, poiché per la prima volta i lavoratori di questi istituti si sono visti protagonisti di una lotta per il mantenimento occupazionale e pedagogico di un convitto La stessa ha coinvolto numerosi soggetti sociali, assemblee e comitati che, nei fatti hanno impedito la morte – o lo snaturamento – di un'istituzione con una storia plurisecolare di accoglienza.
Il convegno di ieri ha rappresentato il punto di coagulo di queste esperienze, e delle istanze di chi lavora con e per i convitti di tutta Italia: rappresentanti R.S.U., operatori socio educativi, associazioni e lavoratori precari che, intervenuti ieri, hanno riportato con relazioni di elevata qualità argomentativa problemi non dissimili da quelli subiti nel corso degli anni dall'istituto correggese.
Presente il livello dell'esecutivo nazionale del nostro sindacato, con la prof.ssa Barbara Battista, che con una relazione assai accurata e seguita su come la scuola pubblica paga la crisi economica con leggi di bilancio inique e provvedimenti sospetti diretti sempre contro lo stato sociale, anziché contro sprechi e malaffare, ha tirato il filo di un discorso ampio e coinvolgente che ha scaturito l'espressione della necessità di un cambio di passo.
La denuncia forte e chiara si è levata contro i Governi e i Sindacati collaborazionisti che complici delle politiche della UE stanno portando alla fame interi popoli compreso il nostro.
A ciò si sono, difatti, ispirate le conclusioni del convegno, con una mozione finale che ha radunato dagli interventi la necessità di continuare un percorso di mobilitazione a difesa degli istituti educativi ma attraverso la liberazione di essi dalla morsa della gestione verticistica disegnata da leggi risalenti agli anni venti e mai riformate, il cui impianto torna di drammatica attualità tramite proposte normative dal sapore arcaico, il cui portato si trasferirebbe facilmente a tutto il sistema dell'istruzione pubblica con il progetto di legge Aprea – Ghizzzoni, mai abiurato dal parlamento.
E stata ribadita, quindi, la necessità di porre mano al sistema di gestione di questi istituti, non sostenibile se non con una gestione pubblica che spazi via tentazioni di privatizzazione o esternalizzazione, e di eliminare piccole e grandi contraddizioni educative in essa. Contraddizioni che pregiudicano la qualità della vita lavorativa di donne e uomini che ogni giorno tengono aperti presidi educativi dall'alto valore formativo.
Grande riuscita della manifestazione, dunque, con finale dedicato alla riunione del gruppo di lavoro sui convitti, promosso dall'USB, che si è impegnato unanimemente a costruire un percorso comune col sindacato, a partire dallo SCIOPERO contro gli INVALSI dei giorni 6,7 e 13 maggio nella più grande e generale lotta contro la Spending Review oggi targata mr. Cottarelli.