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Pubblico impiego

Dietro le dimissioni di Anastasio da presidente di 3-I SpA il duello sulla gara informatica Inps da un miliardo

Roma,

Le dimissioni da presidente della 3-I SpA di Claudio Anastasio, rassegnate questa mattina a seguito della pubblicazione di una sua mail al CdA dell’azienda, nella quale ha ripreso fedelmente passaggi del discorso con il quale Mussolini rivendicò il delitto Matteotti, sono strettamente legate alle improvvide dichiarazioni rilasciate dall’ormai ex presidente della Società d’informatica partecipata al 100% da Inps-Inail-Istat all’indomani della gara di servizi informatici del valore di un miliardo rilasciata dall’Inps.

Il 2 marzo, infatti, il quotidiano online Key4biz pubblicava le altisonanti dichiarazioni con le quali Anastasio si appropriava di fatto della gara, asserendo che il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, avesse affidato alla 3-I SpA il primo importante bando di servizi informatici per l’Istituto di previdenza sociale.

Tuttavia, dagli ambienti Inps trapelava l’immediato disappunto per l’invasione di campo di Anastasio, dal momento che l’ente si apprestava a gestire la gara direttamente, come aveva fatto in passato, mentre il presidente della 3-I SpA aveva parole di elogio per Tridico e delineava ambiziosi traguardi da raggiungere in breve tempo.

Come avrebbe potuto gestire una gara da un miliardo di euro una società che attualmente conta solo un CdA e nessuna sede operativa e nessun dipendente in carico, Anastasio si è guardato bene dal considerarlo.

È in quell’episodio che probabilmente vanno cercate le reali motivazioni delle dimissioni del presidente della 3-I, nominato dal governo Meloni e, a detta della stampa, molto vicino alla premier. Anastasio ha scelto un modo becero per uscire di scena, con un rigurgito fascista che inorridisce, prendendosi tutta la responsabilità di “quanto accaduto”. Si riferiva forse alle polemiche interne scatenate dopo le sue dichiarazioni sulla gara Inps?

USB è stata da sempre contraria alla costituzione della società 3-I SpA, denunciando il disegno di privatizzazione dell’informatica pubblica di Inps-Inail-Istat dietro ad un’operazione nata per incassare i soldi del PNRR per l’innovazione tecnologica, innovazione che deve essere attuata valorizzando l’informatica pubblica e attivando le opportune sinergie tra gli enti, come peraltro già fatto in passato.

USB Pubblico Impiego 

 

Roma, 14 marzo 2023