Circa un anno – oppure ad un anno e mezzo fa, risalgono le convocazioni della USB-RdB ai tavoli di Direzione regionale Sardegna e Comando Cagliari, chissà perché, si perdevano per strada, impedendo di fatto la partecipazione di questa sigla agli incontri di contrattazione col dirigente, ma solo dopo qualche nostra opportunamente contenuta rimostranza si è potuto vedere in che modo questa situazione già grave, poteva peggiorare.
A quelle provinciali, dopo un periodo in cui dal punto di vista delle convocazioni si è quasi sfiorata la perfezione, è stato cambiato l’indirizzo e il nome del convocato senza alcun riscontro scritto, (è bastato solo distrarsi un attimo).
A quelle regionali invece deve essere successo qualcosa di più serio: a parte le prime riunioni del nuovo Direttore, precedute da efficacissime richieste di conferme telefoniche della segreteria, le successive sono state organizzate con convocazioni telefoniche del giorno prima e con ordine del giorno della serie: “lo scopriremo solo vivendo”.
Questo fino all’altro ieri, in occasione della visita del capo dipartimento insieme al sottosegretario agli interni, nella nostra isola, per la quale visita, ci è stato comunicato dell’incontro con le rappresentanze sindacali solo nello stesso giorno dell’incontro stesso, cioè l’altro ieri.
Non abbiamo la percezione di malumori da parte delle altre sigle sindacali per cui riteniamo possibile di trovarci di fronte ad un “trattamento di favore”. L’alternativa sarebbe che ai rappresentanti delle altre sigle sindacali faccia piacere questo essere convocati senza un ragionevole preavviso, per ritrovarsi agli incontri in cui è indispensabile conoscere gli argomenti, senza aver avuto né il tempo né la possibilità di informarsi adeguatamente. Senza contare che spesso, le rappresentanze dei lavoratori, dovrebbero avere anche il tempo di consultare scrupolosamente i lavoratori a proposito degli argomenti in programma, al fine di avanzare richieste e/o proposte.
Il problema di queste omesse convocazioni, se non serve a favorire qualcuno a danno di altri, è sinonimo di mancanza di volontà di confronto, pertanto non ci sembra di intravedere l’utilità comune dei lavoratori in questo tipo di riunioni, l’impressione è che in questo modo si possa discutere solo delle realtà oggettive dell’ambito di chi vi partecipa e si finisca quindi per far prevalere il conseguimento di utilità settoriali piuttosto che globali.
Coloro i quali, mossi da volontà altruistica, volessero intraprendere l’attività sindacale con la USB VV.F., dovrebbero attrezzarsi bene e prepararsi ad ogni evenienza: bisogna esser pronti in qualunque momento a trattare qualunque argomento con qualunque dirigente, stabilire un contatto radio coi lavoratori ed essere sempre disponibili; alla stregua di come si è pronti quando scatta l’emergenza, ad affrontare qualunque problema in qualunque momento in qualunque condizione, vedrete che presto le convocazioni ai sindacati verranno comunicate dieci minuti prima della riunione coi din - don di allarme e gli annunci del centralino, l’ordine del giorno e relativo studio della situazione solo durante la marcia a sirene spiegate verso la riunione, proprio come una vera emergenza, ma non importa, l’importante è partecipare!
Chissà cosa ne pensa il nostro Capo Dipartimento ? che al suo insediamento ha tenuto a precisare che al primo posto ci saranno maggiori e più corrette relazioni sindacali… forse si riferiva alla terra ferma??