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Comunicati Stampa

Due lavoratori perdono la vita in poche ore: fermiamo gli omicidi sul lavoro, fermare la strage subito. 20 giugno sciopero generale, 21 giugno manifestazione nazionale

Roma,

Due lavoratori hanno perso la vita nelle ultime ore.

Un dipendente di una ditta che svolgeva dei lavori in appalto per Anas, si chiamava Salvatore Cugnetto ed aveva 55 anni. Dalle prime ricostruzioni sembra sia stato colpito da un getto d’acqua mentre era impegnato in opere di idrodemolizione.

Muhammed Memishoski, di 63 anni, è invece precipitato alla Work Metal Srl di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso: anche lui lavorava per una ditta esterna che svolgeva lavori di manutenzione al tetto.

Mentre aspettiamo sia fatta piena luce sulla dinamica dei fatti, la USB si unisce al cordoglio per i cari delle vittime: non sono incidenti, ma veri e propri omicidi sul lavoro. Per questo siamo convinti che serva una legge che introduca il reato di omicidio sul lavoro, è una battaglia che portiamo avanti da anni: serve una forma di deterrenza reale contro chi specula sulle vite di lavoratrici e lavoratori, tagliando su misure a tutela di salute e sicurezza.

Entrambi i lavoratori uccisi, inoltre, erano dipendenti di una ditta che svolgeva lavori in appalto: USB da sempre si è schierata contro il sistema degli appalti e dei subappalti, che sul fronte della salute e della sicurezza sul lavoro creano un meccanismo al ribasso che mette a rischio l’incolumità di chi lavora.

Anche per questi motivi USB ha indetto uno sciopero generale per il prossimo 20 giugno e parteciperà alla manifestazione del giorno successivo: per fermare le politiche di guerra esterna come quelle di guerra interna contro lavoratrici e lavoratori.