INCONTRO PUBBLICO
nella Sala Teatro dell’INPDAP
Martedì 14 ottobre 2008 ore 17.30
Via Santa Croce in Gerusalemme, 55.
Dopo l'approvazione del piano di dismissione del patrimonio immobiliare Enasarco e l'accordo raggiunto con i sindacati concertativi, sono ancora molti i punti da definire.
• Nelle vendite dirette agli inquilini si propongono prezzi di mercato
• Lo strumento del mandato collettivo favorisce l'intervento di soggetti terzi interessati più a fare profitti che ad aiutare chi prova ad acquistare
• Le convenzioni con le banche non garantiscono gli stessi vantaggi offerti dai mutui agevolati proposti dalla Regione Lazio per viale Colli Portuensi e via Pincherle
• Le tutele per le categorie più deboli sono limitate, inadeguate e temporanee
• II conferimento dell'invenduto a uno o più fondi immobiliari non rappresenta una sufficiente garanzia senza la presenza maggioritaria dell'amministrazione pubblica
PER RILANCIARE L'INIZIATIVA
Partecipano e sono invitati:
Ø MARIO DI CARLO Assessore alla Casa, Regione Lazio;
Ø LUIGI NIERI Assessore al Bilancio, Regione Lazio;
Ø ALFREDO ANTONIOZZI Assessore al Patrimonio, Comune di Roma;
Ø LUCA PETRUCCI Presidente Ater;
Ø I Presidenti dei Municipi: F. BELLINI (XVI), A. CATARCI (XI), I. CARADONNA (V), C. BONELLI (IV), S. MEDICI (X), G. VIZZANI (XIII), R. MASTRANTONIO (VII);
Ø Consiglieri comunali, provinciali e regionali;
Ø I comitati degli inquilini di viale Colli Portuensi e di via Pincherle, gli inquilini e i lavoratori degli stabili Enasarco, i cittadini e le cittadine che lottano contro gli sfratti e gli sgomberi, i movimenti di lotta per il diritto alla casa e all’abitare
ORGANIZZATI CON NOI E
RESPINGI L'ACCORDO
FIRMATO DAI SINDACATI CONCERTATIVI
- per la tutela degli inquilini che non possono acquistare attraverso l’intervento diretto della Regione Lazio e del Comune di Roma, ridando una funzione pubblica a questo importante patrimonio;
- per la gestione delle vendite limitata a chi è nelle condizioni di acquistare, definendo prezzi non di speculazione, tenendo conto dello stato degli immobili e attivando i fondi regionali a tassi agevolati (1%).