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Sedi USB Università Federico II

FEDERICO II: I LAVORATORI CONVOCANO I SINDACATI IN ASSEMBLEA

Napoli,

 

Al Magnifico Rettore,

Al Direttore Amministrativo,

Alle OO.SS. Flc-Cgil,

Cisl Università,

Uil PA UR AFAM,

Snals Università,

RdB – USB

Alle RSU

Ai lavoratori del “Federico II”

Mercoledì 16 giugno 2010 si è tenuto l’incontro, di cui si sono fatti promotori alcuni lavoratori della Fac. di Lettere e Filosofia, nel quale si è discusso:

  • delle ricadute che avrà la manovra finanziaria (D.L. n. 78 del 2010) per il personale del pubblico impiego e - in particolare per i dipendenti del Federico II,

  • di salario accessorio e delle condizioni di lavoro che affronteremo, nel prossimo futuro, in considerazione del blocco del turn over, della riforma degli organi di governo dell’ateneo, della modifica dell’Organizzazione interna del Federico II.

Gli interventi che si sono succeduti hanno messo in risalto il disegno, avviato da tempo, di smantellamento della scuola pubblica, dell’Università e di tutti i servizi pubblici essenziali, smantellamento tale da determinare un vero “furto” del nostro
futuro e di quello delle prossime generazioni. Uno smantellamento dello stato sociale che determinerà sempre di più il ricorso al “privato” (per chi se lo può permettere), nei settori della sanità e dell’istruzione.

I dipendenti pubblici sono chiamati a farsi carico della crisi con l’abolizione di una tornata contrattuale, con il blocco degli stipendi, fermi al 2010, con la perdita del posto di lavoro (nella misura del 50%) per i lavoratori precari e con tutta una serie di altre misure inique.

Banche, imprese e grande finanza hanno creato questa crisi, ma chi è chiamato a pagarne i costi sono coloro che hanno sempre lavorato e pagato le tasse. C’è da registrare, al contempo, una frantumazione delle risposte sindacali, spesso tardive e contrastanti fra loro, se non addirittura d'accordo con gli interventi governativi.

I lavoratori, a differenza delle varie Organizzazioni Sindacali, sono compatti nel rifiutare questo quadro dei sacrifici che ci viene propinato.

La stessa mancata partecipazione della quasi totalità delle OO.SS. all’incontro (presenti solo i sindacalisti della RdB-UsB) nonostante fosse stato utilmente richiesto, determina uno scollamento fra “vertici” sindacali e lavoratori.

Scollamento di cui, oggi, se ne farebbe volentieri a meno.

Non è più tempo di coltivare “orticelli”, né di rendite di posizione da difendere.

Riteniamo invece utile, necessario, dignitoso, esprimere il nostro dissenso verso questa manovra, verso i provvedimenti Tremonti-Brunetta-Gelmini, perché non si arretri – sul piano dei diritti – così come è accaduto nel triste epilogo della vicenda Fiat – Pomigliano d’Arco.

Si invitano tutte le OO.SS. a farsi carico di convocare i lavoratori su questi temi, di coinvolgere tutti i lavoratori su una piattaforma di contrattazione decentrata, da presentare in tempi rapidi all’Amministrazione, onde evitare che alcuni benefici che si potrebbero utilizzare, nel corso del 2010, vadano definitivamente persi.

Chiediamo alle OO.SS. di esprimere il nostro dissenso e di organizzare la nostra protesta, utilizzando anche forme di scioperi che tengano conto del difficile momento economico che stiamo attraversando.

Il momento è talmente delicato che non è più sostenibile la frammentazione delle risposte sindacali, mentre al contrario sarebbe necessario una unità e una determinazione nuova nella risposta da dare.

Per questi motivi, chiediamo una forte iniziativa collettiva sindacale che porti il personale tecnico e amministrativo a manifestare nella giornata del 1° luglio prossimo, insieme alle organizzazioni e le associazioni sindacali della docenza universitaria, all’occupazione del Rettorato, per ribadire la centralità del lavoro pubblico e del personale tecnico amministrativo.

Napoli, 16 giugno 2010          L’Assemblea dei lavoratori