La decisione di Federmeccanica di disdettare il contratto nazionale in anticipo rispetto alla sua scadenza naturale ha un grande valore politico.
E’ un’indicazione a tutto il padronato, secondo cui le esigenze delle imprese prevalgono su ogni regola e su ogni diritto, i quali dovrebbero sparire di fronte alla necessità di pieno utilizzo degli impianti e di flessibilità fino ai limiti estremi.
In realtà si vogliono far pagare ai lavoratori le conseguenze di un sistema industriale che non regge la competizione internazionale; di una struttura produttiva, basata essenzialmente sul piccolo è bello, che non ha trovato capacità di sviluppo tecnologico, di un’economia incapace di reggere sui mercati internazionali.
Oggi più che mai, quando la più grande associazione padronale italiana chiede di rivedere il sistema della rappresentanza sindacale e nuove regole nelle relazioni sindacali, la risposta non può essere lasciata sulle spalle di una sola categoria. L’Unione Sindacale di Base chiama dunque tutto il mondo del lavoro ad una mobilitazione generale per contrastare un attacco destinato a colpire la totalità dei lavoratori.
Aderente
alla FSM