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FIAT: ALLA SEVEL MARCHIONNE DIFFIDA USB. USB DIFFIDA MARCHIONNE

Roma,

CONFERMATO LO SCIOPERO NEI SABATI DI STRAORDINARIO

L'Unione Sindacale di Base ha ricevuto una diffida dagli avvocati della SEVEL (la fabbrica del gruppo FIAT ad Atessa con oltre 6.000 dipendenti, in cui si costruisce il Ducato) per avere osato proclamare lo sciopero nei prossimi 4 sabati di lavoro straordinario imposto dalla SEVEL.

 

Il gruppo FIAT non è nuovo a questi tentativi intimidatori: già nel 2007, a fronte di scioperi indetti nei sabati di straordinario, fece pervenire analoghe diffide seguite da una denuncia con annessa richiesta di risarcimento dei danni per mancata produzione; denuncia ritirata poi dalla FIAT nel corso della causa in tribunale. Nel 2008 la FIAT ha invece preferito tacere davanti della proclamazione di sciopero per i 13 sabati di straordinario. Oggi, sull'onda del "nuovo corso” indicato da Marchionne, la FIAT torna sui suoi passi e minaccia nuove richieste di risarcimento dei danni subiti per effetto degli scioperi.

 

Secondo USB, è evidente il tentativo di intimidire i lavoratori della SEVEL, a cui si vuole imporre una “disponibilità totale” che prevede una sorta di lavoro a chiamata anche per i lavoratori con contratti a tempo indeterminato. Nel confermare il proprio dissenso nei confronti di un'azienda che utilizza la cassa integrazione a proprio uso e consumo, che licenzia 1200 lavoratori precari e che per sopperire alla mancata produzione causata da tali licenziamenti chiede agli altri lavoratori di fare lo straordinario, USB conferma lo sciopero indetto nei sabati di straordinario con la seguente articolazione: Turno A, 18 settembre/2 ottobre; Turno B, 11 settembre/25 settembre.

 

USB ritiene che se la SEVEL e Marchionne hanno la necessità di incrementare la produzione, debbono restituire ai lavoratori il premio di produttività che è stato loro scippato e richiamare al lavoro i precari licenziati.

USB ha inoltre dato mandato ai propri legali di rispondere alla FIAT, diffidandola dal proseguire con iniziative che si configurano come antisindacali, e sottolinea che il diritto di sciopero è sancito dalla Costituzione e dalle altre leggi dello Stato, come lo Statuto dei Lavoratori.