(33/22) Oggi termina lo stato di emergenza ma non per questo l'epidemia finisce a tavolino. Di covid si continua a morire e più a rischio di tutti sono i soggetti fragili. Il governo dei cosiddetti “migliori” aumenta le spese militari ma “dimentica” di prorogare la tutela speciale del lavoro a distanza ai lavoratori fragili o che hanno un soggetto fragile nel nucleo familiare, probabilmente nell’intento di voler far passare il messaggio di un ritorno alla “normalità”.
Siamo consapevoli che le leggi si fanno e si cambiano in Parlamento e che ognuno ha le proprie responsabilità e i propri obblighi da rispettare. Chiediamo tuttavia all'Amministrazione di fare un passo in avanti e di utilizzare tutti i mezzi possibili per continuare a tutelare questi colleghi. Va mantenuta la sorveglianza sanitaria straordinaria per individuare situazioni di particolare rischio e stabilire le esenzioni da ogni rientro in presenza. La USB Pubblico Impiego sta agendo da tempo per sensibilizzare il governo ad un ripensamento che ripristini la tutela integrale fino al termine vero dell'epidemia e dei gravi rischi connessi.
Guardando alla situazione generale di gestione dello Smart Working in Inps, il messaggio Hermes n. 1409 del 29 marzo 2022 della DC Risorse Umane di chiarimento del ruolo delle ferie e delle assenze ad altro titolo segna un punto di svolta, stoppando alcune recenti fughe in avanti della parte più retrograda della dirigenza, che da qualche settimana aveva iniziato a metterle in conto SW. D'altra parte, introduce una evidente restrizione rispetto alla prassi più favorevole utilizzata durante il periodo emergenziale e che potrebbe essere mantenuta fino a quando il lavoro agile troverà applicazione secondo le disposizioni contrattuali.
Intanto, si faccia ogni sforzo e si vada oltre le miopi scelte governative per tutelare i colleghi fragili o conviventi con un soggetto fragile. Questa è oggi la vera priorità.