C’è ancora tanto da fare in INPS SERVIZI, azienda partecipata che vede, da oltre due anni, i lavoratori e le lavoratrici in lotta per i propri diritti, per il salario, per la dignità. Dopo una serie di vicissitudini degne di un film distopico, tra hackeraggio di dati informatici, dimissioni di alti capi e tante promesse, seppur in attesa di un nuovo DG, si iniziano a muovere primi passi, ancora piccoli, nell’attesa del balzo in avanti che questa azienda deve ancora intraprendere.
In data 27 giugno 2025, nell’ambito di un tavolo sindacale unitario con la partecipazione di tutte le sigle, la USB ha preso parte all’incontro con il Consiglio di Amministrazione di INPS Servizi per discutere le proposte di accordo presentate dall’azienda su tematiche rilevanti per il personale.
Nel corso del confronto sono stati affrontati i seguenti punti:
Smart Working: è stata confermata la prosecuzione della modalità di lavoro agile per altri dodici mesi, a partire dal 30 giugno 2025, garantendo continuità a uno strumento ormai consolidato, che favorisce la conciliazione tra vita privata e attività lavorativa.
Per il personale del CCM è stato confermato al 100%.
Per il personale HQ e operativo CCM è stato aumentato ad almeno 1 giorno a settimana.
Si avrà attenzione alla genitorialità per aumentare ad un ulteriore giorno da remoto per personale HQ.
Part Time Involontari: l’azienda si è impegnata, a seguito delle dovute segnalazioni, a ripristinare lo status a tempo pieno dei lavoratori coinvolti già a partire dal 1° luglio 2025. Sarà inoltre possibile, su esplicita richiesta del lavoratore, procedere al ripristino con due finestre, una a partire dal 1° luglio e una a partire dal 1° settembre 2025.
Premio di Risultato: è stato aperto un confronto sulla definizione di un premio di produttività, finalizzato a valorizzare l’impegno e i risultati ottenuti dalle lavoratrici e dai lavoratori. Il premio sarà esigibile ad aprile 2026, l’importo sarà di 1.000 euro per i f.t. e riproporzionato all’orario effettivo di lavoro.
I parametri di esigibilità: per il CCM si prenderanno in considerazione la chiusura dei case (40%) e il residuo ferie (60%).
Per HQ si terrà conto del raggiungimento dell’obiettivo aziendale del CCM (35%), delle pratiche chiuse al 31/12/25 di bilateralità e previdenza (5%) e il residuo ferie (60%).
Per Bilateralità e previdenza si terrà conto delle pratiche chiuse buonuscita poste al 31/12/25 (40%) e residuo ferie (60%).
Buoni Welfare: è stato confermato l’aumento del valore dei buoni welfare da 413 euro a 450 euro, nei limiti di esenzione previsti dall’art. 51, comma 3 del TUIR. L’azienda ha espresso l’intenzione di procedere all’erogazione del nuovo importo nel mese di settembre 2025, compatibilmente con i tempi tecnici.
USB riconosce finalmente una dirigenza che ha smesso di restare immobile di fronte alle necessità finanziarie dei lavoratori, avviando un primo intervento che, seppur parziale, rappresenta un segnale importante.
Tuttavia, questo passo da solo non è sufficiente a risolvere le enormi difficoltà che gravano sull’intera platea dei lavoratori del CCM.
Come USB, ci auspichiamo di poter incontrare nuovamente la dirigenza nel più breve tempo possibile, con l’obiettivo di affrontare e superare definitivamente il problema gravissimo dei bassi redditi che affligge il settore.
USB – Unione Sindacale di Base