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Internazionale Europe Italy

Webinar IWI sui casi di corruzione dei sindacati gialli nell'Unione Europea: l'intervento di Paolo Leonardi

Roma,

Lo International Workers’ Institute (IWI) organizza giovedì 19 gennaio alle ore 15 italiane il webinar dal titolo “Considerazioni sui casi di corruzione dei dirigenti sindacali gialli nell’Unione Europea”, la cui relazione principale sarà tenuta da Pierpaolo Leonardi, membro del consiglio presidenziale e capo dell’Ufficio europeo della Federazione Sindacale Mondiale (WFTU), nonché dirigente USB.

Al centro del webinar gli arresti per corruzione legati al cosiddetto Qatargate, compreso quello di Luca Visentini, neoeletto segretario Ituc, subito sospeso dopo lo scandalo.

Qui il link per partecipare al webinar

Di seguito l'intervento di Paolo Leonardi:

Cari compagni
Grazie per aver deciso di intervenire in questo webinar organizzato dall’ IWI
Lo scandalo Qatar gate, che da circa un mese riempie le pagine dei principali media internazionali, vede coinvolto l’attuale segretario generale del ITUC, che fino a pochi mesi fa era segretario generale dell’ETUC, Luca Visentini. Un autorevole membro quindi di quel sindacato internazionale che fin dalla sua nascita è schierato pubblicamente a sostegno del sistema capitalistico sia a livello europeo che mondiale.
Visentini ha ricevuto, dal Qatar attraverso un altro ex sindacalista CGIL ed ex parlamentare europeo, l’italiano Antonio Panzeri, due buste piene di euro, oltre 50.000 euro, perché garantisse che il sindacato internazionale non prendesse una posizione di condanna del trattamento riservato ai lavoratori impiegati nella costruzione degli stadi per il campionato del mondo di calcio in Qatar.
Il pagamento del silenzio ha ottenuto esattamente quel risultato. In nessun comunicato, in nessun documento l’ETUC e l’ITUC hanno espresso condanne nei confronti di un Paese che, per garantire la riuscita dell’evento mondiale e i profitti che questo evento doveva assicurare, ha sacrificato la vita di almeno 6.500 lavoratori, provenienti da molti Paesi, principalmente asiatici, che sono morti di fatica o a causa di gravissimi incidenti. La vita degli operai del campionato del mondo valgono, per il capo del sindacato giallo internazionale, ben 7,69 euro l’una!
La UITBB, il sindacato dei lavoratori dell’edilizia della WFTU aveva da tempo lanciato l’allarme sulle condizioni di vita e di lavoro di chi operava nei cantieri del campionato del mondo e attivato una forte campagna internazionale “Don’t build stadiums on workers’ blood”; in tutto il mondo i sindacati dell’edilizia affiliati a WFTU hanno condannato e si sono mobilitati contro lo sfruttamento bestiale attuato nei cantieri del mondiale. Il sindacato giallo ETUC/ITUC invece riceveva soldi per tacere e mettere la testa sotto la sabbia.
I principali indagati dello scandalo delle tangenti pagate dal Qatar affinché l’Unione Europea chiudesse tutti e due gli occhi, le orecchie e la bocca su quanto accadeva negli stadi del mondiale sono italiani, membri del Partito Democratico italiano e dei Popolari Europei, a loro si unisce la greca Kaili del partito Greco Pasok
Tutti espressione di quel ceto politico e sindacale che lavora a favorire la cooperazione di classe e la pace sociale, sindacalisti che mai si sono misurati con la condizione reale della classe ma che hanno fatto carriera al servizio degli organismi dell’avversario di classe come sono certamente la Commissione Europea e il Parlamento Europeo.
Luca Visentini proviene da un sindacato, la Uil, sorto negli anni ’50 dello scorso secolo grazie al sostegno politico e economico del governo degli Stati Uniti, interessato ad indebolire il sindacato di classe in Italia. Alla base della nascita di questo sindacato c’è la scissione della FSM operata dalla AFL CIO e dalle TUC Britanniche con l’obbiettivo di frenare la imponente crescita a livello mondiale della WFTU nata a Parigi nel 1945. Dalla scissione nasce la CISL internazionale, il sindacato anticomunista totalmente in accordo con i processi di contenimento della crescita del sindacalismo di classe in Europa e nel mondo. Finanziamenti a pioggia, corruzione dei dirigenti, collusione con i governi subordinati ai processi imperialisti degli USA consentirono ai sindacati scissionisti in tutto il mondo di organizzarsi per cercare di fare da argine alla crescita del sindacalismo di classe e antimperialista.
La sua natura di organizzazione gialla al soldo del padronato emerse con grande forza già il 7 luglio del 1962 quando a Torino, durante uno sciopero generale dei lavoratori a sostegno della lotta alla FIAT contro i licenziamenti e la ristrutturazione, migliaia di operai assaltarono la sede della UIL che nella notte aveva firmato un accordo di resa con i padroni della fabbrica di automobili. Gli scontri con la polizia, schierata a difesa della sede del sindacato giallo, durarono due giorni e furono arrestati oltre 1000 operai in gran parte giovani provenienti dal sud dell’Italia, emigrati a Torino per lavorare alla Fiat

Antonio Panzeri, il principale imputato, ha un lungo trascorso di sindacalista nella Cgil, il sindacato italiano che nel 1945 fu tra i fondatori della FSM, che fu guidata proprio da Giuseppe di Vittorio per molti anni dal 1949. La Cgil però poi abbandonò negli anni '70 la WFTU per aderire anch'essa al sindacato giallo CSI. Queste organizzazioni sindacali, tra le maggiori in Italia sono le uniche accreditate dal governo Italiano ad avere relazioni con l'Unione Europea e rappresentano l'ossatura principale della ETUC che è l'unico interlocutore sociale dell'UE e che viene lautamente finanziato dalla Commissione Europea in via diretta o attraverso il suo Istituto di ricerca...o tramite le ONG vicine all'ETUC. Proprio una ONG Fight Impunity, diretta da Antonio Panzeri, ha fatto da tramite tra il governo del Qatar e la ETUC. Questa ong ha nel suo board personaggi importanti del panorama reazionario internazionale ed europeo, come le italiane Emma Bonino, parlamentare europea filo sionista del Partito Radicale Italiano, l’ex ministra degli affari esteri italiana Federica Mogherini, poi alta Commissaria Europea agli Affari Internazionali, Dimitri Avramoupolos ex European Commissioner for Migration, Home Affairs and Citizenship e altri. Nel suo sito web si possono leggere interventi sul Qatar in cui, oltre ad appoggiare la decisione di Biden di ritenere il Paese del Golfo il principale partner non NATO degli USA, si minimizzano le responsabilità di quel Paese nella gestione della costruzione degli stadi del mondiale 2022 e si fa un vero e proprio endorsement al nuovo ministro del lavoro del Qatar che, è ormai noto, è tra gli attori della corruzione di Panzeri, Visentini, Kaili etc.

Visentini insieme a Panzeri si sono recati nel Qatar in un viaggio extralusso pagato dal governo del Qatar, sembra con famiglie al seguito, per andare, con la scusa di visionare gli stadi, probabilmente a concordare il prezzo del silenzio. Il denaro pattuito in quell'occasione fu quindi consegnato a Visentini tramite Panzeri che glielo consegnò in tre buste natalizie. Quando è stato arrestato Visentini ha dichiarato che quei soldi gli erano stati dati dalla ONG di Panzeri come contributo alla ETUC e che sarebbero stati utilizzati per aiutare sindacalisti in difficoltà e per finanziare la sua candidatura a segretario generale dell'ITUC a cui fu poi effettivamente eletto nel Congresso di Melbourne, Australia, lo scorso novembre. Quindi lo stesso segretario generale dell'ITUC conferma che in quel sindacato internazionale è pratica elargire denaro a sindacalisti di vari Paesi per acquisire il proprio voto per essere eletti a Segretario generale. In altri contesti una affermazione come quella rilasciata da Visentini ha in più occasioni portato agli arresti per corruzione e concussione chi se ne rese complice. Ma sulla scorta di questa motivazione inaccettabile per qualsiasi sindacalista, il magistrato Belga ha scarcerato Visentini fino all'esito del processo. Insomma il sindacato complice, che aiuta l'UE a far digerire qualsiasi provvedimento ai lavoratori europei, che sottoscrive tutte le direttive dell'UE, anche le più inaccettabili come il lavoro notturno delle donne in nome di una rovesciata parità di genere, non deve essere in alcun modo messo in difficoltà.  Una storia molto simile a quanto accaduto proprio in Italia quando una inchiesta giudiziaria monstre contro la corruzione politica smantellò il sistema dei partiti di allora fermandosi però sulla soglia delle sedi sindacali che pure erano ampiamente interne al sistema corruttivo delle tangenti.

La ETUC non può nemmeno essere definita un'organizzazione sindacale, è solo un utile meccanismo nella macchina dell'Unione europea, uno strumento della guerra capitalista dell’Unione Europea contro la classe operaia.

La UE nasce e si consolida in un contesto di competizione interimperialista, con l’intento di giocare un ruolo da grande potenza nello scacchiere internazionale a favore delle borghesie europee. Un vero e proprio comitato di affari, con apparati faraonici e costi vertiginosi, il parlamento europeo ha due sedi, una a Bruxelles e una a Strasburgo con ben 705 deputati che si spostano continuamente tra una sede e l’altra con enorme spreco di denaro. Nella Unione Europea è costituito un Comitato tripartito detto del Dialogo Sociale formato da esponenti dei governi, da rappresentanti di lavoratori e delle imprese; un vero e proprio organismo consociativo in cui la Commissione europea ottiene il via libera per tutte le decisioni che riguardano il lavoro. Ad individuare le organizzazioni sindacali da ammettere al tavolo consociativo sono i governi degli Stati associati e nessuna altra organizzazione può accedervi. Allo stesso modo la relazione tra la Commissione europea e le organizzazioni sindacali è strettamente riservata alla ETUC. Attraverso cospicui finanziamenti all’ETUC e alle sue articolazioni come il centro studi ETUI la UE si assicura il consenso a qualsiasi provvedimento anti labour, la pace sociale nei Paesi europei.

Il Qatar-gate che ha svelato ancora di più la natura di comitato di affari della borghesia dell'Unione Europea e l'internità totale del sindacato giallo ETUC alla corruzione che muove gli affari nel sistema capitalistico rende ancora più necessaria una forte campagna di allargamento anche nella fortezza Europa del peso del WFTU rafforzando il lavoro dell'EUROF per affiliare nuove organizzazioni sindacali o per favorire il ritorno in seno al WFTU di quelle che nei decenni trascorsi l'hanno lasciata facendosi convincere che non ci fosse altro orizzonte che quello offerto dal capitalismo che, come ben dimostra ancora una volta lo scandalo di Bruxelles, è profondamente marcio e al soldo dei padroni e dei governi capitalisti.


Dear Comrades

Thank you for deciding to speak in this webinar organised by the IWI

The Qatar gate scandal, which has been filling the pages of the main international media for about a month now, involves the current secretary general of the ITUC, who until a few months ago was secretary general of the ETUC, Luca Visentini. An influential member, therefore, of that international trade union that has publicly supported the capitalist system both in Europe and worldwide since its inception.

Visentini received, from Qatar through another former CGIL trade unionist and former member of the European Parliament, the Italian Antonio Panzeri, two envelopes full of euro, more than 50,000 euro, to ensure that the international trade union would not take a position condemning the treatment of workers employed in the construction of stadiums for the World Cup in Qatar.

The hush money achieved exactly that. In no communiqué, in no document, did the ETUC and ITUC express condemnation of a country that, in order to ensure the success of the world event and the profits that this event was supposed to secure, sacrificed the lives of at least 6,500 workers, from many countries, mainly Asian, who died of fatigue or as a result of very serious accidents. The lives of the world championship workers are worth, for the leader of the international yellow union, as much as EUR 7.69 each!

The WFTU, the construction workers' union of the WFTU, had long since sounded the alarm about the living and working conditions of those working on the World Cup construction sites and launched a strong international campaign 'Don't build stadiums on workers' blood'; all over the world the construction unions affiliated to the WFTU condemned and mobilised against the bestial exploitation carried out on the World Cup construction sites. The yellow ETUC/ITUC union, on the other hand, received money to keep quiet and put its head in the sand.

The main suspects in the scandal of the bribes paid by Qatar so that the European Union would shut its eyes, ears and mouth about what was happening in the World Cup stadiums are Italians, members of the Italian Democratic Party and the European Populars, joined by the Greek Pasok party's Kaili

All of them are expressions of that political and trade union class that works to promote class cooperation and social peace, trade unionists who have never measured themselves against the real condition of the class but who have made careers in the service of the class adversary's bodies as the European Commission and the European Parliament certainly are.

Luca Visentini comes from a trade union, Uil, which arose in the 1950s with the political and economic support of the US government, which was interested in weakening the class union in Italy. At the basis of the birth of this union was the split of the FSM operated by the AFL CIO and the British TUC with the aim of curbing the impressive worldwide growth of the WFTU born in Paris in 1945. The split gave birth to the ICFTU International, the anti-communist trade union totally in accord with the processes of curbing the growth of class unionism in Europe and the world. Spindly funding, corruption of leaders, collusion with governments subordinated to the imperialist processes of the USA allowed the splinter trade unions around the world to organise to try to act as a check on the growth of class and anti-imperialist trade unionism.

Its nature as a yellow organisation in the pay of the bosses emerged with great force as early as 7 July 1962 when in Turin, during a general workers' strike in support of the fight at FIAT against redundancies and restructuring, thousands of workers attacked the headquarters of the UIL, which had signed a surrender agreement with the bosses of the car factory that night. The clashes with the police, deployed in defence of the yellow union headquarters, lasted two days and over 1,000 workers were arrested, mostly young people from southern Italy, who had emigrated to Turin to work at Fiat

Antonio Panzeri, the main defendant, has a long history as a trade unionist in the CGIL, the Italian trade union that in 1945 was among the founders of the FSM, which was led by Giuseppe di Vittorio himself for many years from 1949. The CGIL, however, then left the WFTU in the 1970s to also join the yellow trade union CSI. These trade unions, among the largest in Italy, are the only ones accredited by the Italian government to have relations with the European Union and represent the main framework of the ETUC, which is the only social interlocutor of the EU and which is lavishly financed by the European Commission either directly or through its research institute... or through NGOs close to the ETUC. Precisely one NGO Fight Impunity, directed by Antonio Panzeri, acted as a go-between between the Qatari government and the ETUC. This NGO has on its board important personalities from the international and European reactionary scene, such as the Italian Emma Bonino, pro-Zionist member of the European Parliament of the Italian Radical Party, the former Italian Foreign Minister Federica Mogherini, later High Commissioner for International Affairs, Dimitri Avramoupolos former European Commissioner for Migration, Home Affairs and Citizenship and others. On his website one can read speeches on Qatar in which, in addition to supporting Biden's decision to consider the Gulf country as the USA's main non-NATO partner, he downplays that country's responsibilities in the management of the construction of the 2022 World Cup stadiums and gives a real endorsement to the new Qatari labour minister who, it is now known, is among those involved in the corruption of Panzeri, Visentini, Kaili, etc.

Visentini together with Panzeri went to Qatar on an extra-luxury trip paid for by the Qatari government, apparently with families in tow, to go, under the pretext of viewing stadiums, probably to agree on the price of silence. The money agreed on that occasion was then delivered to Visentini via Panzeri, who handed it to him in three Christmas envelopes. When Visentini was arrested, he stated that the money had been given to him by Panzeri’s NGO as a contribution to the ETUC and that it would be used to help trade unionists in need and to finance his candidature for ITUC general secretary to which he was then actually elected at the Congress in Melbourne, Australia, last November. Thus, the ITUC general secretary himself confirms that it is the practice in that international union to give money to trade unionists from various countries in order to gain their votes for election as general secretary. In other contexts, a statement like the one made by Visentini has on several occasions led to arrests for corruption and bribery of those who were complicit in it. But on the basis of this unacceptable motivation for any trade unionist, the Belgian magistrate released Visentini until the outcome of the trial. In short, the complicit trade union, which helps the EU to make European workers digest any measure, which subscribes to all EU directives, even the most unacceptable ones such as women's night work in the name of an inverted gender equality, must not be challenged in any way. This story is very similar to what happened in Italy when a monstrous judicial enquiry against political corruption dismantled the party system at the time, stopping, however, at the threshold of the trade unions, which were also largely inside the corrupt system of bribes.

 

The ETUC cannot even be called a trade union organisation, it is just a useful mechanism in the EU machine, an instrument of the EU capitalist war against the working class.

The EU was born and consolidated in a context of inter-imperialist competition, with the intention of playing a major power role on the international chessboard in favour of the European bourgeoisies. A veritable committee of affairs, with pharaonic apparatuses and dizzying costs, the European Parliament has two seats, one in Brussels and one in Strasbourg with as many as 705 deputies constantly moving between one seat and the other with enormous waste of money. In the European Union there is a tripartite committee known as the Social Dialogue Committee, made up of government representatives, workers' representatives and business representatives; a real consociative body in which the European Commission gets the green light for all decisions concerning labour. It is the governments of the associated states that identify the trade union organisations to be admitted to the consociative table, and no other organisation has access to it. Similarly, the relationship between the European Commission and the trade union organisations is strictly reserved for the ETUC. Through substantial funding to the ETUC and its articulations such as the ETUI study centre, the EU secures its consent to any anti-labour measures, social peace in European countries.

Qatar-gate, which has further revealed the nature of the EU as a bourgeoisie business committee and the total inwardness of the yellow ETUC trade union to the corruption that drives business in the capitalist system, makes it all the more necessary to mount a strong campaign to extend the weight of the WFTU in Fortress Europe by strengthening the work of the EUROF to affiliate new trade union organisations or to encourage the return to the WFTU of those that have left it in past decades, being convinced that there was no other horizon than the one offered by capitalism, as the Brussels scandal shows once again, is deeply rotten and in the pay of the bosses and capitalist governments.