USB: SERVE UN VERO PIANO ASSUNZIONALE E RESTITUIRE LA DIGNITA' AI LAVORATORI CALPESTATA IN TUTTI QUESTI ANNI!
Premessa l’annosa problematica derivante dai decantati Piani Assunzionali, mai attuati da parte dei Governi precedenti, al fine di colmare lo svuotamento/ cancellazione delle posizioni organiche del Personale civile, incentivato dai provvedimenti in materia di pensionamento anticipato, la situazione attuale numerica, come noto, è inferiore di migliaia di unità lavorative rispetto alle 20.000 previste dalla Legge dell’allora Ministro Di Paola. Appare del tutto evidente che a breve dovrà essere varato un concreto Piano Assunzionale d’emergenza al fine di evitare il “collasso” degli Enti.
Un ricambio indispensabile per garantire il proseguo di attività specialistiche “storiche” non comparabili con nessuna Amministrazione Pubblica, la quale dovrà sopperire anche ad attività in continua evoluzione rispetto ai processi di ammodernamento dei sistemi d’arma di FF.AA.
Stante tale incertezza, ne consegue uno stato sempre più diffuso di malessere e rabbia che vivono i Lavoratori civili della Difesa in questo particolare momento, dopo anni di promesse ed impegni mai mantenuti dai vari Ministri che si sono avvicendati alla guida del dicastero.
Non è casuale che lo stesso personale civile, da alcuni anni è afflitto da un senso di apatia diffusa, specie a seguito dell’adozione di comportamenti immotivati da parte di alcuni Dirigenti, che, arbitrariamente eludono le più elementari osservanze delle norme contrattuali; oltre ad ignorare il rispetto dei principi di trasparenza e imparzialità a cui la P.A. si dovrebbe ispirare.
A tal riguardo, il Ministro della Difesa, On. Crosetto, nel precedente incontro sindacale, ha garantito nella precedente riunione sindacale una radicale revisione del Dicastero della Difesa, che ponga al centro il giusto riconoscimento dei compiti e delle funzioni che competono al Personale civile.
Preso atto, pertanto, dell’apertura e ampia disponibilità al dialogo da parte del Ministro e della S.V. quale Sottosegretario alla Difesa, la scrivente O.S. attenderà risposte certe, da fornire entro termini da concordarsi in appositi incontri sindacali, relativamente alle soluzioni delle problematiche esposte e ritenute prioritarie, così come riportate di seguito:
- Immediata rivisitazione dei tagli agli organici previsti dalla L. 244/2012 (20.000 unità al 2024) e delle norme vigenti assolutamente inadeguate riguardanti le vigenti T.O.O. rispetto alle reali esigenze funzionali;
- il passaggio del Personale Militare nei ruoli civili per inidoneità permanente ai servizi con il conseguente come dall’ 'art. 14 della legge 28 luglio 1999, n. 266, il relativo Decreto Interministeriale 18 aprile 2002, attuativo di tale norma e l'art. 930 del D.lgs. 15 marzo 2010 n. 66 (codice dell'ordinamento militare).
- Interruzione dell’incessante ricorso alle esternalizzazioni di moltissime attività manutentive che amministrative, oltre all’ impossibilità per il personale adibito al servizio di vigilanza per il quale non esiste alcuna possibilità di ricambio generazionale immediato;
- La necessità di proseguire nell’opera di stabilizzazione degli O.T.D. dei Reparti Genio dell’A.M., vista la mancata attenzione sulla proposta riguardante la riapertura delle ex scuole Allievi Operai, non più attuabile a causa del pensionamento delle Maestranze, le quali a costo zero avrebbero consentito il travaso delle competenze professionali e specialistiche ai neo assunti evitando difficoltosi corsi di formazione soprattutto nell’impiego dell’area Industriale. Un risultato di cui molti Comandanti hanno espresso soddisfazione grazie all’inutile burocrazia e riduzione della spesa pubblica;
- Colmare il divario economico esistente tra le risorse destinate al FRD dei vari Ministeri, che vede il Personale percepire una vera e propria elemosina; circa tali fondi esigui, non si comprende tale disparità di trattamento;
- Improcrastinabilità della soluzione della vertenza relativa ai lavoratori della prima area (ora operatori) per un inquadramento confacente alle mansioni effettivamente svolte e al superamento di profili professionali anacronistici. Ad oggi alla petizione lanciata dalla scrivente O.S. hanno aderito oltre 300 Lavoratori.
USB P.I. in merito a quanto esposto, ha già inoltrato l’invito a tutti i Lavoratori della Difesa a partecipare allo sciopero generale indetto per il giorno 26 maggio prossimo, rivendicando la propria dignità, ed ogni iniziativa di mobilitazione che si renderà necessaria qualora gli impegni presi dal vertice politico non si concretizzino e rimangano una dichiarazione d’intenti.
COORDINAMENTO NAZIONALE DIFESA