L’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica Italiana ha organizzato, insieme alla Sapienza di Roma, il Seminario Internazionale "Missioni Sociali e prospettive culturali dei paesi dell’Alba per l’amicizia dei popoli”, per ricordare l’insurrezione civio-militare avvenuta nel paese il 4 febbraio del 1992 (conosciuta come 4F), condotta dal Comandante Hugo Rafael Chávez Frías, il quale con valore, impegno e amore per la sua Patria assunse personalmente la responsabilità di quell’evento davanti ai mezzi di Comunicazione e ad un popolo che, più avanti, avrebbe riposto in lui tutta la speranza di ricostruzione di una patria nuova.
Al Seminario sono intervenuti l’Incaricato d’Affari della Repubblica Bolivariana del Venezuela in Italia, Maria Elena Uzzo Giannattasio, il Prorettore agli Affari Generali, Antonello Biagini, il Delegato del Rettore per le Relazioni Internazionali con i paesi dell’America Latina e dei Caraibi, Luciano Vasapollo, l’ambasciatore dell’ Ecuador in Italia, Juan Fernando Holguín, l’ambasciatore del Venezuela presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (FAO), Elias Eljuri, l’Incaricato d’Affari dell’Ambasciata della Bolivia, Luís Sánchez e il Consigliere agli Affari Politici dell’Ambasciata di Cuba, Roger López García: con la loro presenza, i rappresentanti dei paesi dell’Alba hanno non solo reso omaggio alle gesta del Presidente Chávez ma hanno ribadito il forte legame di cooperazione e amicizia che esiste tra i popoli latinoamericani, sui cui poggiano pilastri fondamentali per lo sviluppo di una diplomazia multi e pluripolare, come il rispetto, la giustizia e la solidarietà.
E’ importante sottolineare che il Seminario si è svolto in una delle Università più prestigiose e importante d’Europa e ha accolto la presenza di numerosi docenti, studenti e ricercatori, interessati a conoscere gli attuali sviluppi in corso in America Latina e la loro incidenza nella trasformazione del continente.
María Elena Uzzo, rappresentante della Missione Diplomatica venezuelana in Italia, ha ricordato che la Patria di Bolívar celebra la "Giornata della Dignità Nazionale" proprio in memoria di quel 4 febbraio 1992, che permise di lanciare “il seme di quell’ alleanza tra il mondo civile e il mondo militare, che diede i suoi primi frutti sei anni più tardi e si consolidò, dopo dieci anni, con i fatti dell’aprile 2002”.
La diplomatica venezuelana ha poi dichiarato: “Oggi, 24 anni dopo, nonostante siamo vittime più che mai degli attacchi del sistema di dominazione mondiale e veniamo definiti una minaccia per gli imperi sanguinari, guerrafondai e sfruttatori, rivendichiamo lo spirito di quel 4 febbraio e diciamo al mondo intero che nessuno potrà mai toglierci questa nostra dignità, e che per lei siamo disposti, se necessario, a dare la vita”.
Da parte sua, il Professor Vasapollo ha ricordato che “Il 4F rappresenta per la Sapienza un giorno di rottura, di sviluppo delle potenzialità democratiche di un popolo, di rivoluzione democratica e resistenza”. Quel giorno ci fu “Una rivolta importante, contro un governo legato agli interessi delle multinazionali, degli oligarchi e degli USA”.
“Quel giorno il Comandante Chavez iniziò un percorso che marcò una svolta nella storia del Venezuela, che permise di dare voce agli emarginati e costruire un sistema più giusto, più equo, basato sul rispetto, e che contribuisce al consolidamento del grande sogno di Bolivar: il consolidamento dell’integrazione dei popoli della nostra America”. Vasapollo ha concluso affermando che “Le rivoluzioni acquistano un significato quando si costruiscono col cuore, con lo spirito e la cultura”.
ALBA: costruzione di un mondo più umano e spirituale
Il Professor Luciano Vasapollo ha ricordato che una delle grandi conquiste del Comandante Chávez è stato l’impulso alla creazione dell’Alleanza Bolivariana per i Paesi della Nostra America – Trattato del Commercio dei Popoli (ALBA - TCP), basata non solo sull’integrazione politica, economica e sociale ma anche su un altro obiettivo fondamentale: una complementarietà che si fonda sulla giustizia, la sovranità e il rispetto dei popoli. “Tale modello contribuisce a promuovere una più equa distribuzione delle risorse e del capitale umano e, allo stesso tempo, costruisce un mondo più umano e spirituale”.
L’ambasciatore dell’Ecuador in Italia, Juan Fernando Holguin, nel suo intervento ha ribadito che “Hugo Chávez è riuscito a prevedere la geopolitica del futuro, dove non sono solo le elites a comandare ma anche i nostri popoli”. Poi ha affermato che: “Oggi l’utopia chavista si sta facendo realtà, passo dopo passo. Con l’Alba, camminiamo verso un’America Latina più libera e sovrana”.
A seguire, il Consigliere Politico della Missione Diplomatica di Cuba in Italia, Roger López García, ha sottolineato che la creazione dell’ALBA è il risultato dei vincoli e dell’amicizia incondizionale tra i popoli e governi latinoamericani e che i risultati più significativi dell’Alba si vedono nel settore sociale. “Siamo sicuri che il popolo venezuelano non permetterà che vengano smantellate le conquiste ottenute con la Rivoluzione Bolivariana... il primo compito dei popoli è costruire la Patria Grande”, ha concluso.
L’Incaricato d’Affari della Bolivia, Luís Sánchez Gómez, nel suo intervento ha voluto ricordare che senza l’insegnamento di Hugo Chávez, il suo paese non avrebbe potuto avere una rivoluzione. “Il Venezuela è un paese fratello per noi, siamo tutti figli di Bolívar, siamo fratelli di Hugo Chávez”.
Il Venezuela: una patria più giusta ed equa
Secondo l’Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la FAO, Elias Eljuri, il 4F iniziò come un processo che non aveva solo un motore economico e politico, ma anche umanista e sociale, in cui l’essere umano era divenuto l’asse centrale.
Eljuris, nel suo intervento, ha passato in rassegna le principali conquiste di una rivoluzione che ha restituito potere al popolo e consolidato un paese più giusto, equo, partecipativo e protagonista. “Nonostante gli attacchi della borghesia venezuelana e internazionale” ha spiegato il diplomatico, “Il Venezuela risulta come uno dei paesi più equi dell’America Latina, grazie a tutte le politiche implementate dal Governo di Chávez e proseguite dall’attuale presidente operaio, Nicolás Maduro”.
“In Venezuela il governo bolivariano ha compiuto grandi sforzi per restituire al popolo lavoro, istruzione, salute e benessere sociale. Le Missioni sono solo un modo per conseguire tale obiettivo. Inoltre, sono state avviate azioni per soddisfare esigenze specifiche, con la partecipazione e l'organizzazione popolare in forma diretta e immediata, senza intermediari ", ha spiegato Eljuri .
Infine, i rappresentanti dei paesi dell’Alba che hanno preso parte all’evento, hanno espresso profonda gratitudine alla Sapienza di Roma e, in particolare, al professor Luciano Vasapollo, per aver aperto le porte dell’Ateneo al dibattito ed alla diffusione di un evento che forma parte della storia contemporanea delle Americhe, in particolare al ricordo del simbolico "per ora" del Comandante Eterno, che diede una svolta a tutta la geopolitica internazionale .