(62/21) La scorsa settimana l'Amministrazione aveva inviato alle OO.SS. l'informativa relativa all'imminente uscita di messaggio Hermes, di cui allegava la bozza, con il quale si disponeva la cessazione dello smart working per il personale sanitario in servizio presso i Centri Medici Legali, allo scopo di intervenire sul pesante arretrato in materia di invalidità civile.
La riunione tenutasi sull'argomento il 28 Aprile aveva lasciato diverse questioni irrisolte e avevamo quindi chiesto all'Amministrazione – e ottenuto - un nuovo incontro prima dell’uscita del messaggio operativo, per proseguire il confronto e precisare alcuni aspetti relativi al piano di interventi in sussidiarietà (previsto per alcune direzioni regionali e direzioni metropolitane) e al piano di smaltimento dell'arretrato e gestione del corrente.
Nulla di tutto ciò è accaduto: il 5 maggio il Direttore Generale pubblica il messaggio Hermes 1821 con cui dispone il piano di smaltimento dell'arretrato e gestione del corrente per prima visita, aggravamenti e revisioni. Le relative misure organizzative di fatto sanciscono, in modo unilaterale, la fine del lavoro agile per il personale sanitario dei centri medici legali.
Un'altra occasione mancata per una corretta gestione delle relazioni sindacali da parte di un'Amministrazione sempre più autoritaria e autoreferenziale. I toni utilizzati nel messaggio sono un po' ammorbiditi rispetto a quelli usati nella bozza e da noi decisamente respinti ma rimangono perentori e quasi minacciosi. Toni da rispedire al mittente, tantopiù se il mittente è il primo responsabile della crisi (dovuta principalmente alle mancate assunzioni) che cerca di risolvere scaricando maldestramente sui lavoratori le proprie responsabilità.
Respingiamo soluzioni drastiche e di applicazione generalizzata come l'apertura obbligatoria dei centri medici legali nella giornata di sabato o l'imposizione dello straordinario.
Si valuti la situazione delle singole strutture e si cerchino soluzioni diverse per problemi diversi, evitando di sparare nel mucchio.
L‘Amministrazione rispetti l’impegno preso nella precedente riunione e convochi immediatamente le OO.SS., sospendendo contestualmente il messaggio Hermes 1821/2021.