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MANCATA RIQUALIFICAZIONE: PARTONO I RICORSI DI USB

Roma,

Come è noto a tutti la USB è poca incline “alla carta bollata” mentre è molto più convinta che la lotta ed il conflitto, attraverso il coinvolgimento dei lavoratori, siano i mezzi utili e necessari per la difesa e la conquista dei diritti.

Da troppo tempo i sindacati confederali ed Autonomi firmano patti e contratti strumentali al progetto di smantellamento della Pubblica Amministrazione e che mirano alla riduzione dei diritti dei lavoratori. Questo sistema ha prodotto, volutamente, un torpore delle coscienze e una sorta di rassegnazione tra i lavoratori.

L’azione sindacale della USB si è caratterizzata negli anni sulla centralità del ruolo dei lavoratori, coinvolgendoli nelle scelte strategiche, proprio perché convinta che compito del sindacato è quello di interpretare i bisogni dei lavoratori, adoperarsi per soddisfarli difendendo e rivendicando salario diritti, e dignità.

Questa è la via maestra che con ostinazione e perseveranza la USB percorre da sempre ricercando il consenso dei lavoratori su progetti e obiettivi ben definiti e che li vedano protagonisti piuttosto che spettatori inermi.

Ciò nonostante e per mantenere fede agli impegni assunti con i lavoratori ha svolto un’ampia consultazione di docenti di diritto del lavoro e di studi professionali forensi al fine di verificare le condizioni per intraprendere anche una vertenza legale per il risarcimento dei danni patrimoniali provocati dal contratto integrativo giustizia sottoscritto il 29-7-10 che come avevamo ampiamente previsto ed anticipato si è rivelato devastante per tutti i lavoratori giudiziari oltre ad aver mortificato le legittime aspettative di carriera dei lavoratori giudiziari.

Tale contratto inoltre per garantire una semplice progressione economica all’interno dell’area professionale di appartenenza ha utilizzato, prosciugandolo, le risorse del salario accessorio; per cui alla beffa si è aggiunto il danno economico.

La scelta della USB è ricaduta sull’Avv. Sabato PISAPIA del foro di Salerno il quale ha redatto una scheda riassuntiva del ricorso che intende proporre così ogni lavoratore potrà conoscere a priori la materia del contendere e decidere liberamente di aderirvi.

Il costo del ricorso è fissato indistintamente per tutti i lavoratori, iscritti e non, in euro 35,00.

La USB è convinta che le iniziative di lotta o giurisdizionali, intraprese nell’esclusivo interesse dei lavoratori, richiedono quale requisito imprescindibile per la buona riuscita delle stesse, un ampio coinvolgimento dei lavoratori. Limitarne la partecipazione condizionandola all’essere o meno iscritti al sindacato, peggio ancora pretendere una tessere sine die, potrebbe dare adito che ci si nasconde dietro gli interessi dei lavoratori per conseguirne di propri.

 

Gli iscritti alla USB capiranno ed anche i lavoratori tutti.

 

 

MODALITA’ RICORSO

 

 

  • - Il costo del ricorso è di euro 35,00 (trentacinque) per tutti, iscritti e non iscritti al sindacato;
  • - il ricorso si articolerà su una richiesta specifica di risarcimento danni che sarà diversificata in base alla reale perdita economica scaturita dalla mancata riqualificazione; 
  • - i termini tecnici del ricorso sono sinteticamente spiegati in una relazione esplicativa approntata dall’avv. Sabato Pisapia del foro di Salerno dei termini e delle modalità del ricorso.
  • - Per aderire al ricorso occorre compilare una scheda contenente i dati identificativi del dipendente, allegare copia di un documento di identità e del codice fiscale, firmare l’atto di conferimento del mandato all’Avv. Pisapia; il tutto, unitamente alla quota di partecipazione, verrà consegnato al rappresentante USB di posto di lavoro all’uopo incaricato.
  • Si precisa che nella scheda di adesione è contenuta una dichiarazione di non aver presentato altri ricorsi similari (ne bis in idem); tale accorgimento è stato adottato per non vedersi respingere il ricorso con eventuale condanna alle spese per aver proposto più volte la stessa domanda.

Si precisa che i ricorrenti potranno seguire le vicende del proprio ricorso muniti da una password personale collegandosi al nostro sito USB P.I. Giustizia.

Dovranno rivolgersi per le operazioni di adesione al nostro delegato in loco o in caso di assenza ed impedimento al responsabile territoriale secondo l’elenco allegato:

PIEMONTE - LOMBARDIA – VALLE D’AOSTA

ANTONELLO SOLIMENO TEL.3666453682 a.solimeno@usb.it

UMBRIA – TOSCANA

RAIMONDO BECCHETTI TEL. 339.4654211 r.becchetti@usb.it

BIAGIO SCIALO’ TEL. 340.2643157 b.scialo@usb.it

PUGLIA – BASILICATA – MOLISE

FRANCO ALLEGRETTA TEL. 3666584018 f.allegretta@USB.it

SAVERIO CUTRONE TEL. 338.7611873 s.cutrone@USB.it

VITO RANIERI TEL.3666584091 v.ranieri@usb.it

BRINDISI – LECCE ENRICO MAGGI TEL. 3409416659 e.maggi@usb.it

TARANTO VITO PICHILLO TEL. 3492217474 v.pichillo@usb.it

CAMPANIA – EMILIA ROMAGNA

PIO DE FELICE TEL. 348.0423582 piodef@libero.it

SICILIA

SANDRO CARDINALE TEL. 366.6492504 s.cardinale@usb.it

CALABRIA

CARMINE QUINTIERO TEL. 368.488540 c.quintiero@USB.it

DANIELE ROSINA TEL. 335.8303026 d.rosina@USB.it

LAZIO – ABRUZZO – MARCHE – LIGURIA – SARDEGNA – VENETO – FRIULI V.G. – TRENTINO ALTO ADIGE

GIOVANNI SCIALDONE TEL. 347.8648091 g.scialdone@usb.it

GIOVANNI MARTULLO TEL. 348.3856842 giovannimartullo@libero.it