In data 18 dicembre 2023 si è tenuto l’incontro in questione avente come oggetto il confronto relativo al personale operante in concessioni e in appalto presso i luoghi del MiC.
USB è intervenuta sollevando alcuni problemi e segnalando delle buone pratiche che sono in essere riguardo le internalizzazioni di attività, servizi, appalti e lavoratori. E, infatti, alcune risposte concrete ci sono arrivate. Avete confermato che la linea di questa Amministrazione è quella di fare un percorso di internalizzazione attraverso la società in house Ales, d’accordo con la nostra O.S., come avete dimostrato al Colosseo, per quanto riguarda la didattica e la formazione, per il Pantheon di Roma, biglietteria e controllo accessi. Confortante che anche il nuovo regolamento del MiC conferma Ales, come società in house. Utilizzare momentaneamente il “sistema” Ales per internalizzare significa rendere il lavoro meno precario dei lavoratori dipendenti dei concessionari e delle ditte in appalto. Quindi l’obiettivo primario resta quello di portare dentro al Ministero della Cultura, non solo i dipendi Ales ma tutte quelle realtà di lavoratori atipici sfruttati e sotto pagati che ormai fanno parte della macchina organizzativa e professionale del MiC.
Siamo fiduciosi che il percorso è incominciato e continuerà!
A proposito abbiamo ricordato al tavolo politico sindacale la vittoria raggiunta dalla nostra O.S, dopo 20 anni di lotte e non solo, dell’internalizzazione degli ex LSU ATA della scuola stabilizzati come dipendenti della P.A.
Abbiamo ribadita l’urgenza del cambio di contratto per i lavoratori Ales, proposta riportata sui vari incontri politici da almeno cinque anni, con quello di Federculture più attinente alle professionalità, alla tipologia di attività lavorativa e al miglioramento economico. Ovviamente lo stesso CCNL Federculture deve essere applicato anche dalle società concessionarie, in appalto e non solo, che operano nel mondo della Cultura.
In riferimento alla questione il Rappresentante politico ha preso atto della nostra proposta e si è impegnato a riportarla, ancora una volta, al Ministro.
Nell’attesa di riscontri certi abbiamo sollecitato la politica ministeriale ad “intervenire” presso i Dirigenti degli istituti centrali e periferici del MiC affinché nella fase propedeutica alla pubblicazione dei bandi di gara venga prevista, oltre alla c.d. clausola sociale, anche l’applicazione dei CCNL più favorevoli e vantaggiosi per i lavoratori, in termini di garanzia reddituale e normativa.
Abbiamo condiviso le due comunicazioni della Direzione Generale Musei riguardo l’interruzione delle proroghe ai concessionari dei servizi aggiuntivi entro il 31 dicembre c.a.. Ciò vuol significare la fine del monopolio di alcune società e cooperative che detengono tali servizi da 25 anni, facendo cassa e profitti, riducendo salari e diritti dei lavoratori.
Difatti la Sentenza del Consiglio di Stato n.2259 del 16 marzo 2021 interviene con conclusioni particolarmente chiare e significative sul tema privatizzazioni - che USB denuncia da molti anni -come una delle principali distorsioni della gestione privatistica dei beni culturali nel nostro paese.
Il Tribunale amministrativo di massimo grado sancisce, relativamente alla gara per l'affidamento dei servizi di biglietteria e vigilanza del Colosseo e siti collegati del 2020, una situazione di abuso del meccanismo delle concessioni nei luoghi della cultura, che lascia ai privati gli incassi degli ingressi, sottraendoli alle casse dello Stato.
Andiamo avanti. Indietro non si torna. Continuiamo ad internalizzare biglietterie e servizi aggiuntivi previsti dall’art. 117 del codice dei beni culturali!!!
USB ribadisce che l’unica soluzione è rilanciare la gestione Pubblica del Patrimonio Culturale sottraendolo alla logica perversa del mercato privato, internalizzando, servizi, attività e lavoratori ridando così dignità e diritti a migliaia di loro.
SEMPRE DALLA PARTE DEI LAVORATORI! ADERITE ALLA NOSTRA O.S.!
Unione Sindacale di Base