ORDINAMENTO PROFESSIONALE COMUNICATO FAMIGLIE PROFESSIONALI
Ieri 4 aprile 2023 si sono conclusi i lavori del comitato tecnico incaricato di definire la nuova organizzazione professionale del MiC con la quale faremo i conti almeno per i prossimi dieci anni.
Era un’occasione importante per disegnare una struttura organizzativa e professionale nuova e adeguata ai tempi, che potesse conciliare quelle esigenze di un sistema flessibile richiesto dalla parte datoriale con le necessarie tutele per i lavoratori sia riguardo l’ordinario svolgimento della propria attività lavorativa che relativamente all’evoluzione e ai percorsi di crescita professionale a cui tutti, legittimamente, aspirano.
Abbiamo da subito anche evidenziato le criticità e i pericoli di un sistema definito per aree, in cui le famiglie professionali costituiscono l’unico elemento di gradualità delle mansioni e della esigibilità delle stesse da parte del datore di lavoro, per evitare il possibile mansionismo. Era necessario definire e strutturare il sistema con equilibrio evitando, soprattutto, grandi aggregazioni di professionalità in cui i lavoratori possono essere assegnati a mansioni non specifiche della propria qualifica e competenza ma – semplicemente – della famiglia professionale di appartenenza (con alcune limitazioni legate alla normativa).
Abbiamo lavorato tanto per questo obiettivo coinvolgendo tantissimi colleghi e i sindacalisti presenti sul tavolo tecnico, in confronti accesi e sempre costruttivi. E siamo ancora più convinti che la nostra strada proposta fosse quella giusta!
Purtroppo le scelte approvate a larga maggioranza dai rappresentanti delle altre OO.SS. sul tavolo tecnico, vanno in un’altra direzione e porteranno ancora maggiori criticità e precarietà professionale per i lavoratori.
Il nuovo ordinamento professionale prevede infatti solo 5 famiglie professionali, noi ne avevamo proposte inizialmente dieci ma dopo i vari incontri tecnici avevamo condiviso con l’Amministrazione 6, di cui una – quella tecnico-specialistica per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale – coinvolge 13-15 professionalità! È la vittoria del sistema nel quale “tutti fanno tutto” e che favorirà un mansionismo sfrenato e generalizzato.
È allarmante e preoccupante che tale situazione sia determinata non dall’Amministrazione (sic! Sic!) ma soprattutto dai quei sindacati che spesso si riempiono la bocca di essere gli unici “paladini” dei lavoratori
Sono questi stessi sindacati, corporativi e acconsenzienti del potere politico di turno, che si assumeranno la responsabilità delle conseguenze di tali scelte davanti ai lavoratori.
USB naturalmente non firmerà alcun accordo sulle famiglie professionali, ma continuerà a lottare a fianco dei lavoratori.
ABBANDONATE QUESTI SINDACATI!
ROVESCIAMO IL TAVOLO!
LOTTATE CON NOI E ADERITE A USB!
INSIEME SIAMO IMBATTIBILI!