Sono mesi che i lavoratori del reparto di medicina a bassa intensità del P.O. Sant’Angelo Lodigiano operano al limite del disumano: in pratica, per l’assistenza di 40 degenti, vengono impegnati in turno soltanto due infermieri, con il supporto di soli due operatori sociosanitari; tutto nel silenzio della Direzione Strategica della ASST di Lodi, alla quale sono state notificate diverse segnalazioni da parte dell’Unione Sindacale di Base, tutte ignorate che non hanno prodotto nessun atto risolutivo.
La prima nota di denuncia da parte dell’USB risultata datata 24 maggio, in essa vengono segnalate diverse criticità tutte legate alla grave carenza di personale, condizioni dove gli operatori turnavano per molti giorni consecutivi senza riposo ed in alcuni turni il personale impiegato era limitatissimo un infermiere per 20 pazienti.
In data 5 giugno, visto il mancato riscontro da parte dell’amministrazione e con il personale sanitario sempre più esasperato, USB sollecitava con ulteriore nota un intervento urgente degli uffici competenti, anche questo totalmente trascurata.
Fino ad arrivare al 4 luglio, quando, preso atto dell’arroganza dell’amministrazione che non si è mai degnata di una risposta, l’Unione Sindacale di Base ha inviato una diffida formale alla ASST di Lodi, un atto dovuto per tutelare gli operatori sanitari e la stessa utenza assistita (ricordiamo che molti infortuni sul lavoro, errori professionali e danni arrecati ai pazienti si manifestano per ingenti carichi di lavoro oltre ai limiti, imposti dai datori al personale sanitario).
Infatti, nella diffida vengono richiamati gli obblighi del datore di lavoro (art. 2087 c.c.) e le rigorose norme sulla sicurezza del lavoro.
Ma, oltre alla richiesta di una severa applicazione delle norme di sicurezza, ricordiamo sempre l’importanza della qualità delle cure, in questi casi ci chiediamo come fa un solo infermiere a far fronte alle molteplici esigenze e bisogni di 20 ricoverati, per non parlare delle situazioni di emergenza/urgenza che possono verificarsi.
L’USB chiede ancora un intervento urgente da parte della direzione sanitaria della ASST di Lodi che porti all’integrazione del giusto personale in turno, o alla riduzione temporanea dei posti letti, si avverte fin da subito che il persistere delle medesime condizioni lavorative porterà a depositare un esposto presso ITL e informare gli organi istituzionali.
In allegato le note inviate all’ASST di Lodi