I referenti delle società in appalto nel magazzino Italtrans di Calcio (BG) incitano i camionisti a “passare sopra” il presidio dei lavoratori in sciopero contro il licenziamento pretestuoso di un delegato e per avere aumenti salariali che consentano di arrivare alla fine del mese.
Queste incitazioni criminali sono in linea con il clima che si respira dentro il magazzino, colosso della logistica alimentare. USB ha già denunciato alle autorità competenti le aggressioni dei capetti e le minacce di morte portate anche all'esterno del luogo di lavoro.
Siamo nel nord ricco e industrializzato, nella capitale del capitalismo italiano, ma le strategie industriali ricordano il far west. Il profitto val bene un facchino schiacciato da un tir, il profitto si ricava spezzando schiene al ritmo di più di quattro pacchi movimentati al minuto, di trenta tonnellate di merci sollevate in otto ore per una paga da fame.
Nel pomeriggio i facchini si sono incatenati davanti ai tir, ma sono stati manganellati e sgomberati per far passare i preziosi carichi. Ma non si ferma la lotta dei lavoratori, sono quelli che durante il lockdown hanno continuato a lavorare per farci arrivare il cibo sulle nostre tavole.
Li vogliono morti, li manganellano perché chiedono un buono pasto di 8€. È il capitalismo, bellezza.
Il Primo Maggio li vedrete sfilare nella Bergamo che fa soldi sulle loro schiene, sulla loro vita.
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