Gli inquilini processati vivono in zona Boccea (Roma) nel piano di zona, precisamente in via Alfonso Splendore, dove sono stati realizzati con danaro pubblico immobili destinati alle famiglie di dipendenti dello Stato impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata.
Gli stessi inquilini, oggi erano imputati perché la società “Boccea Gestioni Immobiliari” li aveva denunciati per il reato di cui all’art 316 ter c.p.: secondo la società, stavano beneficiando di un immobile pubblico senza possedere i requisiti richiesti dalla legge visto che erano andati in pensione. La stessa società che si permette di non applicare da anni agli inquilini il DM dell’8 maggio del 2014.
I conduttori, difesi dall’avv. Vincenzo Perticaro, hanno contestato punto per punto la denuncia ed il relativo capo di imputazione della Procura di Roma. Perticaro ha chiesto l’immediata assoluzione dei suoi assistititi in udienza preliminare. Il Gup del Tribunale penale di Roma, ha accolto tutta la loro linea difensiva, assolvendo gli imputati con formula più ampia: perché “il fatto non sussiste”.
Gli inquilini e Asia Usb, sempre attraverso l’avvocato. Perticaro, avevano denunciato alle autorità competenti le innumerevoli violazioni di Boccea Gestioni Immobiliari, e le suddette vicende sono state portate all’attenzione della Procura di Roma affinché venga valutato il comportamento della società stessa.
L’importante sentenza penale ha consentito di ristabilire un principio di giustizia nei confronti di uno Stato sempre più assente e lontano dal problema casa.
Asia-USB