In questi giorni il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha confermato lo stop ai fondi per sostenere le famiglie costrette dalla crisi alla morosità incolpevole, definendoli bonus che risolvono solo una tantum il problema degli sfratti. " Occorre – dice il ministro - un grande piano casa a livello nazionale e non interventi sporadici".
Di questo piano casa però non c’è alcuna traccia, mentre sappiamo per certo che non ci saranno più i 320 milioni, stanziati nel 2022, per la morosità incolpevole.
Sappiamo anche che l'aumento della povertà, dovuta al continuo decremento di stipendi e pensioni (-2,9% negli ultimi 20 anni), all'inflazione ed al caro vita, aumenterà in modo esponenziale il numero degli sfratti, che ad oggi sono oltre 70.000 a livello nazionale. Tra questi le centinaia in corso a Pisa, che si piazza tra le prime città in proporzione al numero di abitanti, con un aumento del 604,30% di richieste di esecuzioni forzate e un + 553,85% di sfratti eseguiti con la forza pubblica.
A livello nazionale più di novecentomila sono le famiglie in povertà assoluta e, solo nella nostra città, nel 2022 le domande per avere un contributo all’affitto sono state 1.004 con una spesa di 1,1 milioni di euro.
Aumentano anche le famiglie che non riescono a pagare il mutuo, a causa dell’aumento vertiginoso dei tassi di interesse imposto dalla Banca Centrale Europea.
Senza il rifinanziamento del Governo, i Comuni dovranno così far fronte alle richieste con risorse proprie togliendole da altre voci di spesa sociale, come impone il pareggio di bilancio imposto dall’Unione Europea, inserito nella Costituzione italiana e trasformato in “patto di stabilità” per le amministrazioni comunali.
Il governo Meloni continua la lotta ai poveri, smantellando quei pochi provvedimenti di sostegno a chi è n difficoltà, come il reddito di cittadinanza e ora i contributi all’affitto.
Associazione Inquilini e Abitanti USB
Via Bovio 48, Pisa