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Volontari VVF

Regolamenti per i volontari

Roma,

UN BEL REGALO PER IL 2001

Lavoratori,

ecco servito il tradizionale regalo delle feste, un nuovo regolamento per la componente volontaria del Corpo Nazionale, un regalo di fine anno degno delle migliori tradizioni sindacali CGIL-CISL-UIL, che dopo otto anni di consultazioni hanno partorito con il Ministro Bianco un delizioso pensierino, che produrrà una situazione disastrosa per ora solo nel Nord Italia, e con il tempo e l’apertura delle nuove sedi volontarie previste dal piano di potenziamento, anche nel Centro e Sud Italia.

La RdB guarda combinazione, non è mai stata convocata a riunioni che riguardassero il regolamento dei volontari, anzi quando abbiamo chiesto cosa erano queste riunioni nessuno ci ha mai risposto, un segno che forse potevamo rovinare i festeggiamenti della concertazione.

Quanto accaduto dimostra come sempre che per alcuni sindacati è molto opportuno, ai Comandi dire cose, e poi a Roma fare esattamente l’opposto, tanto i colleghi in periferia sono” stupidi” e si possono prendere comodamente in giro.

Perciò in alcuni comandi del Nord Italia le strutture CGIL-CISL-UIL, ora si sbracciano, gridano, minacciano scioperi che non cambieranno nulla, serviranno solo a far credere al personale che esiste un’opposizione al DPR 362, in realtà tutto è stato concordato e già si parla di “circolari di addolcimento” per rendere il regalo più gradito.

Addirittura abbiamo letto i comunicati, delle segreterie nazionali confederali, chiedono incontri al ministro a al sottosegretario per chiarire un regolamento che hanno appena concordato, insomma il massimo dell’ipocrisia e della presa in giro per i lavoratori.

Il Sindacato Confederale attribuisce adesso le colpe a loro ex segretari, a ex sottosegretari, un modo consueto di fare sindacato, quando le cose vanno male la colpa è di chi non c’è più.

La verità ci pare invece sia legata alla minaccia di non approvazione della legge di potenziamento legge 246, in cui erano contenuti svariati miliardi per il contratto e la conseguente meschina figura di CGIL-CISL-UIL di rimanere senza i soldi del contratto.

Quindi il ricatto ha funzionato, CGIL-CISL-UIL approvano il regolamento per i Volontari e il Governo approva la legge 246, che è persino peggio del regolamento; cosa volete colleghi la concertazione ha il suo prezzo, ma chi se ne frega tanto il conto lo paghiamo noi.

La RdB dal lontano 1989 ha sempre presentato in tutte le legislature la proposta di as-sunzione per circa 10.000 discontinui, proposta di legge che non a caso è sempre stata osteggiata da Confederali e Associazione Volontari, perché sarebbe stata l’unica proposta a creare seri problemi a chi aveva in mente di dare al volontariato il controllo della situazione.

Inseriamo in questo comunicato un estratto di alcuni articoli del nuovo regolamento, quelli che sembrano i “migliori”, senza commenti, speriamo li facciate voi e vorremmo poi averli al nostro fax 06-4870247.

In ALLEGATO potete scaricare il testo integrale del DPR 362/2000

 

Art. 13.

Conferimento della qualifica di capo reparto volontario

1. La qualifica di capo reparto volontario è conferita nel limite del contingente di cui all'articolo 4, attraverso la parteci-pazione con esito positivo, ad un corso di formazione, di quattro settimane anche non consecutive, organizzato presso il comando provinciale di appartenenza.

2. Al corso sono ammessi, secondo l'anzianita' nella qualifica e fino alla copertura dei posti da conferire nelle singole sedi, i capi squadra volontari che abbiano presentato istanza di avanzamento, che siano iscritti nell'elenco B con una anzianita' nella qualifica non inferiore ai cinque anni e che abbiano operato con lodevole profitto negli ultimi due anni.

 

Art. 14.

Conferimento della qualifica di capo squadra volontario

1. La qualifica di capo squadra volontario è conferita nel limite del contingente di cui all'articolo 4, attraverso la partecipazione, con esito positivo, ad un corso di formazione, di quattro settimane anche non consecutive, organizzato presso il comando provinciale di appartenenza.

2. Al corso sono ammessi, secondo l'anzianita' nella qualifica e fino alla copertura dei posti da conferire nelle singole sedi, i vigili volontari iscritti nell'elenco B da oltre cinque anni, che abbiano presentato istanza di avanzamento ed abbiano operato con lodevole profitto negli ultimi due anni.

3. Il corso si intende superato se il candidato ottiene una votazione di almeno 18/30 all'esame finale consistente in una prova scritta da svolgersi anche mediante questionario, sulle materie di cui alla tabella II, allegata al presente decreto.

 

Art. 17.

Modalita' di impiego del personale volontario

1. Il personale volontario iscritto nell'elenco A e' richiamato in servizio nelle ipotesi previste dall'articolo 70 della legge 13 maggio 1961, n. 469, e successive modificazioni e integrazioni. Il richiamo viene disposto a cura e sotto la diretta re-sponsabilita' del competente comandante provinciale dei vigili del fuoco, previa autorizzazione del Ministero dell'interno e sulla base dei criteri dell'anzianita' d'iscrizione negli elenchi, dell'eventuale stato di disoccupazione, nonche' del carico familiare degli interessati.

2. L'impiego del personale volontario iscritto nell'elenco B avviene:

a) nell'ambito della circoscrizione di competenza, autonomamente:

1) su segnalazione o richiesta diretta di intervento alla sede di appartenenza;

2) su richiesta di soccorso pervenuta direttamente al Comando provinciale;

b) al di fuori della circoscrizione territoriale di competenza, su disposizione del comando provinciale.

3. Nei casi di cui al comma 2 il comando provinciale deve essere costantemente informato sulla natura e sviluppo del servizio di istituto svolto dalla sede volontaria.

4. I funzionari tecnici antincendi volontari operano:

a) nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza, autonomamente, su richiesta diretta di intervento di soccorso pervenuta al distaccamento volontario assumendo, se del caso, la direzione tecnica della squadra volontaria;

b) al di fuori della circoscrizione di competenza, su disposizione del comando provinciale, per incarichi specifici rivolti alla direzione tecnica della componente volontaria.

 

Art. 18.

Personale volontario inidoneo al servizio di soccorso

1. Il personale volontario in servizio negli appositi distaccamenti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dichiarato permanentemente inabile al servizio di soccorso da parte della commissione medica ospedaliera, purche' tale condizione non pregiudichi l'ulteriore impiego, puo' svolgere mansioni relative all'organizzazione interna delle predette sedi volontarie, ad esclusione di impieghi operativi esterni.

 

Art. 20.

Ordinamento gerarchico

1. Nei rapporti tra il personale volontario di pari qualifica, si considera gerarchicamente superiore chi possiede la maggiore anzianita' negli elenchi. A parita' di anzianita' di iscrizione, e' gerarchicamente superiore il maggiore di eta'.

 

Art. 24.

Disposizioni transitorie e finali

l. Il personale volontario appartenente alle qualifiche di primo e secondo ufficiale, che, alla data di entrata in vigore del presente regolamento, risulti ancora iscritto negli elenchi del personale volontario, e' inquadrato, con decorrenza dalla stessa data, nella qualifica di funzionario tecnico antincendio volontario.

2. I capi squadra volontari, che alla data di entrata in vigore del presente regolamento, risultino assegnati, negli ultimi cinque anni, presso distaccamenti volontari, sono inquadrati, con decorrenza dalla stessa data, nella qualifica di capo re-parto volontario nei limiti del contingente stabilito dall'articolo 4 per ciascun distaccamento.

3. Il personale volontario iscritto nell'elenco B e trasferito, per cambio di residenza o domicilio, in altro distaccamento volontario, e' iscritto presso la nuova sede di servizio volontaria, nei limiti del contingente previsto dall'articolo 4 per le relative qualifiche, conservando l'anzianita' e la qualifica precedentemente possedute.

6. I funzionari tecnici antincendi volontari sono equiparati, agli effetti del trattamento economico previsto dall'articolo 71 della legge 13 maggio 196l, n. 469, ai collaboratori tecnici antincendi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

 

Colleghi, che ve ne pare? Non è una situazione splendida?

Noi aspettatiamo 15 anni per un corso da CS magari dovendo anche andare fuori casa, invece da volontario puoi essere CS anche con 5-6-anni di servizio, a casa tua e con qualche migliaio di interventi in meno.

La RdB ritiene che la componente volontaria abbia un suo preciso ruolo, cioè di sussidio ai permanenti, ma ci pare che con questo regolamento si sia voluta esprimere invece l’indipendenza del volontariato dalla componente permanente.

Introducendo un principio di autonomia e criteri difformi dalle regole previste per i per-manenti, in tema ad esempio di graduatorie o con ruolo logistico per il personale volontario dichiarato non più idoneo, sì da cioè al volontariato ciò che non si vuol dare ai permanenti, non c’è dubbio un bel ministro e dei bei personaggi sindacali vengono delegati dal personale.

E la situazione non cambierà se non decidete di togliere la delega a questa gente che ha ridotto il CNVVF ad un gruppo di manovali, cui dare quattro soldi nei contratti, una gita a Roma per il giubileo, una ridicola ed inutile assicurazione infortuni “magari con le loro compagnie assicurative” (UniPol, ecc), pagata ovviamente e sempre con i nostri soldi versati all’O.N.A., e attenti, magari qualcosa arriverà anche con la befana.

Abbiate il coraggio, di eliminare il motivo dei vostri passaggi di qualifica a centinaia di Km da casa, di dire basta alle specializzazioni non riconosciute se non quando fate le domande di mobilità, di impedire ai soliti ignoti di firmare contratti per altre categorie a 1.200.000 o 300.000 lire e il nostro a 90.000 lire, di contrastare con una disdetta coloro che hanno ridotto l’organico in uno stato pietoso pensando solo al numero delle tessere d’adesione degli allievi V.P. a Castelnuovo di Porto o alle Capannelle, anziché al numero di coloro che sono nelle squadre d’intervento.

Vogliamo sperare che teniate in considerazione quanto abbiamo scritto, e ci attendiamo che vi sia un segno concreto di un cambiamento per risollevare il CNVVF, da un torpore che lo condurrà ad una lenta morte.