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Energia

Riprendiamoci l'Acea!

Roma,

Il prossimo 27 aprile si terrà l’Assemblea degli azionisti di Acea che rinnoverà i vertici societari con l’uscita di scena del management presieduto da A. Irace. Le ns. valutazioni su questi ultimi 3 anni non possono essere che negative perché il tanto sbandierato “cambiamento” ha determinato uno stravolgimento in negativo che ha rappresentato certamente il punto più basso nella storia di Acea.


Qualche esempio sui fiumi di denaro sperperato


- rinnovo dei sistemi informatici (non funzionanti) in sostituzione di precedenti che erano ancora in fase di rodaggio e conseguenti disservizi creati alle utenze con pratiche mal gestite e fatture assurde senza risolvere il problema dei reclami, lamentele e code presso l’ufficio dei contratti;
- l’introduzione del WFM che ha peggiorato la vita dei lavoratori coinvolti e contemporaneamente ha peggiorato l’efficienza degli interventi e del servizio all’utenza;
- affidamento al guru di turno per attuare la strategia di cambiamento distraendo i lavoratori dall’attività lavorativa con umilianti pagliacciate messe su da presunti teatranti con pressioni al limite della decenza per obbligarli a condividere la nuova fase “o con noi o contro di noi” (esclusi gli opportunisti di turno); citiamo ad esempio la festa di Umbria Energy del 28/10/2014 a Terni con festeggiamenti in “perfetto stile Villa di Arcore” come riportato da alcuni quotidiani (rif. Corriere dell’Umbria “Umbria Energy, festa con burlesque e bufera” del 09/11/2014).


E’ certo che i cambiamenti di questi ultimi tre anni sono stati facilitati dalla totale assenza di contrasto da parte delle OO.SS. firmatarie di tutti gli accordi scellerati che hanno spianato la strada ai vertici aziendali.


Chiediamo un cambio di rotta, l’amministrazione capitolina deve pretendere da Acea un ritorno a svolgere quel ruolo di azienda di servizi che è stata in passato, per fare questo USB propone all’amministrazione capitolina la modifica dello Statuto Societario riportando il limite dell’esercizio al diritto di voto dei soci privati alla quota massima del 3% com’era fino al 29 aprile 2004.


Questa modifica allo Statuto ha lo scopo di invertire la rotta rispetto alla logica imperante delle privatizzazioni selvagge e per mettere un limite alla voracità degli “investitori” e nello stesso tempo deve rappresentare il primo passo verso la RIPUBBLICIZZAZIONE di Acea che è il ns. obiettivo finale.


Per sostenere la ns. proposta USB Acea sarà presente con un presidio in occasione dell’Assemblea degli Azionisti che si terrà domani 27 aprile presso il centro conferenze La Fornace di via dell’Equitazione a partire dalle ore 9:00. Invitiamo tutti i lavoratori ad unirsi e a partecipare al presidio.