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Roma

Roma. ASTA DI BENEFICENZA, se i sindacalisti svendono i lavoratori, noi svendiamo i sindacalisti!

Roma,

In allegato il volantino

Si è svolta il 21 Luglio l’ennesima pantomima sindacale.  Da un lato cgil, cisl uil, csa e diccap tutti uniti per distruggere ogni proposta – anche quella più ragionevole – presentata da noi e dalle altre organizzazioni sindacali di base.
Dall’altra noi e qualche sparuto rappresentante indipendente a cercare di impostare una azione sindacale vera e concreta nei confronti dell’amministrazione comunale.

 


Ma il caldo di Luglio deve aver giocato qualche brutto scherzo ai nostri “amici” se hanno deciso di bocciare due mozioni che in sostanza chiedevano:


-    di realizzare tutte le progressioni verticali entro l’anno e di anticipare al 2010 lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici che – ad oggi – sono previste nel 2011 (e che rischiano di non essere portate a termine per i vincoli posti dalla manovra finanziaria del governo);


-    di imporre all’amministrazione comunale la ripresa del negoziato per la riorganizzazione del settore scolastico-educativo, che è sostanzialmente rimasto fuori da ogni possibilità di sviluppo verticale, il rispetto del rapporto 1/6 nei nidi e la reintegrazione delle unità d’organico tolte nei nidi e nelle sezioni ponte.

 


Grazie invece alle nostre sollecitazioni, espresse al tavolo negoziale e in tutte le sedi istituzionali, abbiamo visto quegli stessi rappresentanti che a livello nazionale concordano con Brunetta sulla selettività del salario accessorio, concordare con una nuova progressione orizzontale a tutti, con la distribuzione a pioggia della produttività e con la corresponsione di un incentivo come riparazione a coloro che non potranno effettuare alcuna progressione.


Sebbene siamo certi che l’assemblea delle RSU del Comune di Roma non è quel luogo di democrazia che ci si auspicherebbe, ci ha procurato un certo disagio vedere questi eletti che – pur di non concordare su aspetti ovvii con le nostre posizioni – hanno scelto di darsi la zappa sui piedi (come nel caso di qualche amministrativo e del personale scolastico-educativo presente tra gli eletti RSU).


Ma RdB-USB è una organizzazione sindacale che non ha mai fatto della lagnanza un metodo di lotta, per questo rinnova la necessità (come avvenuto già lo scorso 15 Luglio) di mantenere alta la mobilitazione nel corso dell’approvazione del bilancio e lancia una proposta molto concreta: mettere in vendita quei sindacalisti che non fanno gli interessi dei lavoratori!

Vi suggeriamo due metodi.  Uno virtuale: segnalare con un messaggio di posta elettronica o sul forum da noi attivato chi volete vendere e per quale ragione:

 

www.comuni.it/servizi/forumbb/viewtopic.php


 

Il secondo più concreto. E qui non ci vuole tanta fantasia per capirlo. In fondo togliere il consenso a chi non rappresenta più gli interessi dei lavoratori permette anche di recuperare un po’ di potere d’acquisto dei nostri stipendi, che rimarranno fermi per quattro anni grazie al ruolo di tappetino che stanno svolgendo i professionisti della concertazione (che stanno ritagliando un posto da ministro per Bonanni e uno da presidente del CNEL per Angeletti – cfr. Italia Oggi del 15/7/2010).


Da questa asta di beneficenza pensiamo che avremo solo da guadagnare.

CONTRO I PADRINI DELLA CONCERTAZIONE
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