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ROMA, COMMISSIONI CASA E URBANISTICA CONGIUNTE SUI PIANI DI ZONA: QUALCOSA SI MUOVE MA CONTINUA L’OSTRUZIONISMO DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE!

Roma,

Ieri 25 Maggio si è tenuta la prima seduta della commissione congiunta Patrimonio e Urbanistica per affrontare il tema dell’acquisizione al patrimonio capitolino e la successiva riassegnazione degli immobili di edilizia agevolata oggetto delle delibere di annullamento delle concessioni.

L’Amministrazione si è finalmente resa conto che per affrontare il tema dei Piani di Zona è fondamentale un coordinamento tra i vari dipartimenti, ma dobbiamo purtroppo evidenziare che, a distanza di anni dalle prime delibere, gli uffici navigano ancora, colpevolmente, in alto mare.

Ciò che poi non è proprio più tollerabile, è doversi confrontare con amministratori ai quali manca ancora la consapevolezza della gravità dei danni che decenni di malaffare hanno causato a centinaia di assegnatari che con fiducia avevano investito i propri risparmi confidando nell’ Amministrazione Pubblica e che si sono ritrovati in un girone infernale.

Una speculazione che oltre ai risparmi degli assegnatari, ha divorato una valanga di soldi pubblici e compromesso il patrimonio abitativo della capitale la cui finalità era ridurre il disagio abitativo e non sostenere imprese decotte.

Appare assurdo poi, che dopo anni di vessazioni e denunce, tavoli, commissioni, si debba raccontare per l’ennesima volta la propria storia, ormai divenuta un mantra.

E c’è purtroppo ancora chi, come gli assegnatari del Pdz B39 Ponte Galeria, nonostante la propria odissea la raccontino da oltre vent’anni, vede in vendita all’asta le proprie case per le quali gli è stato richiesto un esborso quasi doppio rispetto ai prezzi massimi di cessione approvati da Roma Capitale.

Incomprensibilmente, l’Amministrazione non ha ancora preso i provvedimenti sanzionatori dovuti per legge, eppure la norma è lapidaria:
DPR 380/2001 art. 18 comma 5: “Ogni pattuizione stipulata in violazione dei prezzi di cessione e dei canoni di locazione è nulla per la parte eccedente.”

Insieme alle case di Ponte Galeria rischiano poi di finire all’asta anche quelle della Coop FF.AA. S. Barbara del Piano di Zona Monte Stallonara, per le quali ancora si attende la delibera di annullamento da parte dell’Assemblea Capitolina, arenatasi nelle paludi della burocrazia. Stesso discorso vale per il P.d.Z. degli anziani di Osteria del Curato per il quale non si conosce il futuro dopo il fallimento della coop. e che fine faranno gli alloggi finanziati al 90% dalla Regione Lazio.

Ma le urgenze sono tante e proprio perché tra gli uffici e la realtà di questi calvari continua ad esserci una distanza siderale, manca ancora persino la capacità, fondamentale, di individuare le priorità sulle quali agire.

La pazienza, ma soprattutto il tempo, sono oramai esauriti; se nell’attuale Amministrazione c’è realmente la volontà di porre fine a queste tragedie, si deve comprendere che sono necessari una preparazione, uno sforzo ed un impegno ben maggiori di quelli dimostrati finora.

ASIA-USB
Coordinamento dei Comitati dei Piani di Zona: Montestallonara, Castelverde, Ponte Galeria, Tor Vergata, La Storta, Collefiorito, Longoni, Spinaceto, Borghesiana, Osteria del Curato, Fiumicino